Una nuova traduzione in estone di “Se questo è un uomo” di Primo Levi è stata pubblicata nei giorni scorsi, nell’anno in cui si celebra il centenario della nascita dello scrittore torinese. Una traduzione necessaria, al di là della ricorrenza, visto che la precedente, risalente a circa 20 anni fa, non è più disponibile nelle librerie. Grazie anche all’azione svolta dall’Ambasciata di Italia a Tallin e dal Centro internazionale di studi su Primo Levi, il principale editore locale Varrak e Einaudi hanno raggiunto un accordo in tal senso.

La traduzione è opera di Maria Kaplinski, figlia del più grande poeta estone vivente Ian, che ha con l’Italia un legame particolare. Suo padrino di battesimo fu infatti Indro Montanelli che era collega all’università di Tartu di suo padre, il professor Jerzy Kaplinski, che morì poi nelle fosse di Katyn.

La pubblicazione in Estonia di “Se questo è un uomo” con il titolo “Kas see on inimene” verrà presentata al Festival letterario di Tallinn a fine maggio. Il volume ha una particolare importanza al di là della promozione di uno dei capolavori della letteratura italiana del ‘900. In questi ultimi anni il ricordo, soprattutto tra le giovani generazioni, dei crimini dell’occupazione nazista e della tragedia dell’olocausto si sta affievolendo, vista anche la minore consistenza della comunità ebraica rispetto agli altri paesi baltici. Per questo l’Ambasciata diffonderà il libro in alcune delle scuole secondarie del paese.

com.unica, 20 aprile 2019