Con 329 voti a favore e 220 contrari, la Camera dei deputati ha concesso la fiducia sul decreto Milleproroghe. Al suo interno, il provvedimento per il taglio dei fondi destinati alle periferie e le norme che prevedono l’autocertificazione per i vaccini (Corriere). Il decreto però –  che scade il 23 settembre prossimo – non è ancora legge, perché l’ostruzione del Pd ha rallentato la votazione finale e  tornerà ora in Senato per la terza lettura. 

Il Consiglio dei ministri ha approvato anche il decreto legge “urgenze”, che prevede anche misure per Genova (Adnkronos). Tra i provvedimenti: agevolazioni fiscali per le imprese, l’istituzione di contributi di sostegno per i soggetti colpiti dal crollo del ponte e la semplificazione delle procedure per la ricostruzione. Manca però, il nome del commissario straordinario (Il Fatto Quotidiano).

Hanno suscitato molte polemiche le dimissioni del Presidente della Consob Mario Nava, rassegnate nel corso di una riunione convocata d’urgenza. La decisione è arrivata dopo le pressioni della maggioranza di governo, che aveva chiesto a Nava di dimettersi per incompatibilità con il suo ruolo. Nava aveva manifestato una chiara impronta europeista sin da quando si era presentato in gennaio in Commissione Finanze di Camera e Senato: “Non sarò un notaio. Voglio fare il presidente di una Consob che sia il motore del cambiamento dei mercati finanziari, che permetta ai mercati di funzionare”. E aveva sottolineato, richiamandosi a presidenti del passato dell’authority come Luigi Spaventa e Tommaso Padoa-Schioppa, la necessità di dare prestigio anche internazionale all’istituzione, che dovrà avere un ruolo di maggiore importanza in sede europea (Corriere). 

L’accordo che prevede la cessione del gruppo siderurgico italiano Ilva al colosso indiano Arcelor Mittal è stato votato ieri (Ansa).  “I lavoratori del Gruppo Ilva, approvano a larghissima maggioranza, con il 93%, l’ipotesi di accordo sottoscritta lo scorso 6 settembre presso il Ministero dello Sviluppo Economico, tra le organizzazioni sindacali e l’acquirente Arcelor-Mittal”. Lo affermano Fim, Fiom e Uilm in una nota congiunta. Nel gruppo i Sì sono stati 8.255 (92,82%) i contrari 596 (6,70%), 43 (0,48%) gli astenuti.

(com.unica, 14 settembre 2018)