Matteo Porru con il raccontoTalismani si è aggiudicato il Premio Campiello Giovani 2019. L’annuncio è stato dato a Venezia, a Palazzo Correr, a poche ore dalla proclamazione al Teatro La Fenice. Il Campiello Giovani è un concorso letterario promosso e organizzato dalla Fondazione il Campiello – Confindustria Veneto rivolto a giovani di età compresa fra i 15 e i 22 anni per la scrittura di un racconto a tema libero in lingua italiana.

Questa la motivazione del premio: “Matteo Porru ha scritto, con Talismani, un racconto compatto che ha il merito di spingere lo sguardo oltre i confini della propria anima e delle proprie vicende personali, tratteggiando i rapporti di una madre afgana con il suo giovane figlio. Nonostante qualche ridondanza aggettivale, e qualche cliché nella descrizione di Napoli, Porru riesce a costruire alcune immagini narrativamente efficaci, come quella delle due donne che nella notte trasportano il bambino su una carriola verso l’ospedale più vicino”.

Il racconto del giovane scrittore muove tra un villaggio sperduto dell’Afghanistan oppresso dal potere talebano e Napoli. A far da collante tra i due luoghi è l’amore di due madri; quello straziato dalla separazione di Latifa, che vincendo la lacerazione riesce a far giungere in Italia Mohè, il suo «figlioletto morente»; e quello accogliente di Carmela, per la quale Mohè diviene Ciro, familiarmente Ciramà. E dove saranno i talismani che riproducendo l’amuleto che Latifa aveva messo al collo di Mohè viaggeranno ogni mese da Napoli al villaggio afgano a far sentire al ragazzo la costante appartenenza a due madri in un’unica famiglia.

“Campiello Giovani era una sfida personale perché identificavo i premi con la competizione e invece ho scoperto che un premio letterario è amicizia e unione”, ha affermato Matteo Porru prima di salire sul palco de La Fenice per ricevere l’ambito riconoscimento. Menzione speciale dei giovani imprenditori Confindustria per La Cultura d’Impresa a Federica Russo, 19 anni, di Fontaniva, in provincia di Padova, per il racconto ‘Consigli di un saggio tra passato e futuro’.

Cagliaritano di madre veneziana, 18 anni, Matteo Porru frequenta l’ultimo anno del liceo classico Dettori nel capoluogo sardo. È già autore di tre romanzi pubblicati dalla casa editrice cagliaritana La Zattera diretta da Alessandro Cocco, che ha puntato moltissimo sul talento del giovane scrittore sardo. Con il romanzo The mission, con cui ha debuttato in formato cartaceo, ha partecipato al Salone del libro di Torino e alla Buchmesse di Francoforte (il più giovane autore di sempre a prendervi parte). “Un’esperienza umana enorme – ha detto al riguardo in un’intervista a “L’Unione Sarda”. Da una parte c’era Dan Brown, dall’altra Stephen King, c’erano i grandi dell’editoria mondiale e io ero lì… da non crederci! Ho partecipato alla fiera del libro più importante d’Europa, il tetto massimo dell’editoria che dovrebbe arrivare al culmine della carriera di uno scrittore.”

Intervistato dopo la conquista del Campiello gli è stato chiesto di pronunciarsi su un tema particolarmente caro ai giovani come quello dei social. La sua risposta è stata inattesa e spiazzante: perché per lui in un futuro ideale non ci sarebbe posto per i social. “Lo so che è un’utopia abolirli”, precisa. “Io li uso moderatamente, mi incuriosiscono ma mi fa paura che abbiano un ruolo sociale. I giovani di oggi devono avere capacità di adattamento. Bisogna trovare la giusta via di mezzo”.

com.unica, 16 settembre 2019