Inizia oggi il VI Festival del Cinema Italiano in Israele, organizzato dall’Associazione Culturale ADAMAS (Roma-TEL AVIV), in collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura di Tel Aviv e di Haifa, con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv e il sostegno dell’Istituto Luce Cinecittà Filmitalia e della Cineteca di Bologna.

La sesta edizione di “Cinema Italia 2019” presenta un programma affascinante, articolato in tre sezioni: Cinema Contemporaneo, con alcuni fra i migliori film italiani usciti nel 2018; Cinema Classico con l’omaggio ad Anna Magnani, una delle maggiori interpreti femminili della storia e attrice simbolo del cinema italiano; e Omaggio a Bernardo Bertolucci, a pochi mesi dalla sua scomparsa.

Nella sezione Cinema Contemporaneo, accanto a registi affermati come Stefano Mordini, che con “Il testimone invisibile” apre il festival, e Paolo Virzì, che in “Notti magiche” rende omaggio alla gloriosa tradizione del cinema romano, troviamo esordienti come i gemelli Damiano e Fabio D’Innocenzo che in “Terra dell’Abbastanza” raccontano come è facile assuefarsi al male, e Margherita Ferri che ha girato il suo Zen sul ghiaccio sottile “in una settimana di fatica e di neve”.

La regista Laura Bispuri torna in Israele con “Figlia mia”, dopo aver vinto la Golden Anchor Competition all’ultimo Festival del Cinema di Haifa, mentre “Sulla mia pelle”, diretto da Alessio Cremonini, è l’emozionante racconto degli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi e della settimana che ha cambiato per sempre la vita della sua famiglia. In “Capri-Revolution” il regista Mario Martone parla del percorso di crescita di una donna divisa tra diverse visioni del mondo nella Capri del 1914, mentre è in una Sardegna a volte bucolica, a volte grottesca che si svolgono le vicende di “L’uomo che comprò la luna”, commedia surreale diretta da Paolo Zucca.

Chiudono la rassegna due documentari storici: “1938 – Diversi”, scritto e diretto da Giorgio Treves in occasione dell’80° anniversario della promulgazione delle leggi razziali in Italia, e “Il mare della nostra storia”, scritto e diretto da Giovanna Gagliardo per narrare il “rapporto particolare” tra la memoria coloniale italiana in Libia e il ricordo dei “luoghi della bellezza e della felicità” di molti italiani che ci sono nati e che vi hanno vissuto.

Nella sezione Cinema Classico sono cinque i film che celebrano Anna Magnani: Campo de’ fiori, regia di Mario Bonnard (1943); Vulcano, regia di William Dieterle (1950); Bellissima, regia di Luchino Visconti (1951); Risate di gioia, regia di Mario Monicelli (1960) e Mamma Roma, regia di Pier Paolo Pasolini (1962).

“Nel ringraziare la delegazione artistica presente al Festival e tutti coloro che hanno reso possibile Cinema Italia 2019, in particolare l’Associazione culturale Adamas Roma-Tel Aviv, Cinecittà Luce, la Cineteca di Bologna e le Cineteche di Tel Aviv, Haifa, Gerusalemme, Herzlya, Holon, Sderot e Rosh Pina, esprimiamo l’auspicio degli Istituti Italiani di Cultura di Tel Aviv e di Haifa che anche quest’anno Cinema Italia confermi il successo delle passate edizioni presentando il meglio del nostro cinema al pubblico israeliano”, le parole dei direttori degli IIC di Tel Aviv, Fabio Ruggirello, e Haifa, Claudia Romano.

Il programma del festival con il dettaglio delle proiezioni nelle città coinvolte è disponibile sui siti degli istituti di Tel Aviv e Haifa.

com.unica, 4 aprile 2019