Il Consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto “Decreto dignità” voluto dal ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio. È il primo provvedimento economico dell’esecutivo. Tra le misure una stretta decisa sui contratti a termine, un pacchetto “fisco light” con ritocchi al redditometro, lo spostamento della scadenza dello spesometro al 28 febbraio, multe per le aziende che hanno ricevuto aiuti dallo Stato e delocalizzano in paesi extra Ue. Obiettivo principale del provvedimento, ha spiegato Di Maio, è “licenziare il Jobs Act” (Sole 24 Ore).

Secondo l’Istat il tasso di disoccupazione a maggio è sceso al 10,7%. È il livello più basso da agosto del 2012. I dipendenti a termine salgono oltre i 3 milioni: cifra mai raggiunta. Per Di Maio, però, si può solo parlare di “record del precariato” (Ansa).

Senza esito anche il secondo incontro tra il ministro dello Sviluppo economico, le aziende e i rappresentanti sindacali dei rider. Di Maio ha proposto un contratto collettivo nazionale (che in realtà già esisterebbe). Il tavolo sarà convocato di nuovo nei prossimi giorni.

Intervistato da Repubblica il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, parla delle Camere che non hanno ancora iniziato a lavorare: “Non dobbiamo inondare il Paese di leggi, procediamo in modo ragionato ed efficace”.

(com.unica, 3 luglio 2018)