La Commissione europea ha adottato il regolamento, in vigore da venerdì 22, che predispone la risposta ai dazi americani su acciaio e alluminio per un totale di 2,8 miliardi di euro. Alcuni prodotti, come i jeans Levi’s e le Harley Davidson, saranno colpiti con un dazio del 25%, le carte da gioco, invece, con il 10% (Il Sole 24 Ore). Secondo il Wsj, le principali case tedesche produttrici di automobili, tra cui Volkswagen, Daimler e Bmw, starebbero proponendo a Donald Trump l’abolizione reciproca dei dazi sulle auto.

Dal forum di Sintra Mario Draghi ha confermato l’orientamento espansivo della Bce, ma ha espresso preoccupazione sulle misure di protezionismo e i dazi. Il presidente della Bce apprezza inoltre la bozza franco-tedesca di riforma dell’Unione monetaria e del bilancio dell’Eurozona (Il Sole 24 Ore). Draghi ha continuato a sostenere la necessità di un orientamento molto espansivo per un lungo periodo di tempo. Ha sottolineato alcuni fattori strutturali che tengono bassa l’inflazione, come la ricerca di «stabilità» da parte dei lavoratori, che prevale rispetto alla ricerca di maggiori retribuzioni. Il presidente della Bce non vede alcun rischio recessione all’orizzonte: “Ci sono segnali di una crescita più bassa, ma nulla che assomigli a una recessione”. Ha poi colto l’occasione per auspicare di nuovo il completamento dell’Unione monetaria, in modo da renderla più resiliente e ha giudicato «positive» le proposte di Emmanuel Macron e Angela Merkel, le prime – ha notato – che vengono dai governi nazionali.

Per il presidente della Fed Jerome Powell l’economia Usa procede molto bene e ritiene probabile che il mercato del lavoro si rafforzi ancora di più (Repubblica). “Ad oggi, con un’economia forte e rischi bilanciati per l’outlook, un rialzo graduale dei tassi resta giustificato e supportato dai vari membri della banca centrale Usa” ha dichiarato. L’idea è che è meglio evitare un surriscaldamento dell’economia, che creerebbe rischi al sistema finanziario.

(com.unica, 21 giugno 2018)