Proseguono con successo gli appuntamenti denominati “In viaggio con la Storia”, promossi ed organizzati dalla Fondazione Giuseppe Levi Pelloni. Dopo Malta e Cipro è la volta della storia della Brigata Ebraica, una storia che ha avuto come scenario territori e vicende della nostra Italia.

Giovedì 7 giugno, presso il Comando Artiglieria Contraerei di Sabaudia (Va Caporale Tortini, 4), Pino Pelloni e Luciana Ascarelli, presentati dal Generale Vito Di Ventura, racconteranno (ore 10,30) la storia della Brigata Ebraica che nata nel 1944 combattè, sotto le insegne della Stella di Davide, nella campagna per la liberazione d’Italia dall’occupazione nazifascista. Quando si parla della Jewish Brigade, di solito si pensa a quel contingente di cinquemila soldati volontari che arrivarono dalla Palestina Mandataria e combatterono sul fronte italiano negli ultimi mesi di guerra (marzo-aprile 1945), regolarmente arruolati nell’esercito inglese di cui vestirono la divisa, ma con sopra cucita la stella di David sulla bandiera a strisce azzurre di Israele.

In verità il contributo che quei soldati diedero alla conclusione del conflitto in Europa non si limitò ai combattimenti nella zona del Senio in Romagna, con atti di vero e proprio eroismo individuale, ma andò ben oltre: dall’aiuto materiale e morale che essi fornirono a migliaia di sopravvissuti alla Shoah; all’organizzazione di viaggi clandestini in nave verso la Palestina per tutti gli ebrei che lo desideravano; alla ricerca ed eliminazione di nazisti criminali di guerra che si erano nascosti; fino al trasferimento delle armi che sarebbero servite a garantire l’indipendenza e la sicurezza del nuovo Stato d’ Israele già nella guerra del 1948.

Fu proprio questo loro complessivo impegno militare, sostenuto dal solidarismo tipicamente ebraico e dall’ideologia sionista e patriottica, che fece dire a Ben Gurion: “Senza gli ufficiali e i soldati della Brigata ebraica, dubito che avremmo potuto costituire la forza di difesa israeliana in così breve tempo e in un momento tanto burrascoso”. La Brigata, dunque, formò il primo nucleo dell’ esercito israeliano, che dal 1948 in poi si sarebbe sempre battuto con straordinaria efficienza per impedire un nuovo sterminio non più di matrice ariana bensì islamica.

(com.unica, 6 giugno 2018)