Scotland Yard ha svelato i nomi di due dei tre attentatori del London Bridge: Khuram Butt, 27 anni ,di origini pachistane, sposato con un figlio, e Rachid Redouane, 30 anni. Butt era noto alla polizia e all’agenzia di spionaggio MI5, e compare in un documentario video di Channel 4 mentre srotola la bandiera dell’Isis a Regent Park (Guardian). Il bilancio dell’attentato terroristico è di 48 feriti e 7 vittime. La prima identificata tra queste è una donna canadese, che stava per sposarsi. Disperso un cittadino spagnolo di 39 anni, residente a Londra dove lavorava per la banca Hsbc.

A tre giorni dal voto previsto per dopodomani, il leader laburista Corbyn ieri ha chiesto le dimissioni del premier Theresa May: fu lei, da ministro dell’Interno, ad avallare i tagli alle forze di polizia (Repubblica). Corbyn ha criticato anche la pratica dello shoot-to-kill, difesa da May, sostenendo che gli agenti dovrebbero invece operare in “posizione difensiva” (Bbc). La Gran Bretagna può fare di più per rafforzare la sua sicurezza?  si chiede oggi il New York Times. Che sottolinea come i servizi di polizia britannica possano disporre già di leggi di sorveglianza tra le più potenti al mondo. Le telecamere di sorveglianza sono ovunque, soprattutto nelle città, e ci sono poche limitazioni alla raccolta di dati attraverso telefonia e interner da parte del governo. Tutto questo solleva la scomoda domanda di quanto si possa fare per impedire il tipo di attacco terroristico che ha ucciso sette persone nel centro di Londra durante il fine settimana. Dopo tre attacchi terroristici in 73 giorni, la Gran Bretagna è impegnata così in un nuovo dibattito sul bilanciamento delle libertà civili e della sicurezza.

Intanto il presidente Usa Donald Trump ha criticato con il consueto tweet le parole di Sadiq Khan, il sindaco musulmano della capitale britannica, che aveva ribadito: “Londra è aperta e inclusiva”. A sorpresa anche l’ambasciata americana a Londra si è dissociata dalle parole del Presidente, mentre Khan in serata ha invitato il governo inglese a cancellare la visita di Trump nel Regni Unito.

(com.unica, 6 giugno 2017)