Nella giornata di sabato e di domenica ha avuto luogo a Cagliari la terza tappa di Monumenti Aperti 2017, un percorso cominciato il 29 e 30 aprile e che si concluderà il 27 e 28 maggio negli ultimi 18 dei 57 comuni sardi coinvolti. Un terzo weekend  con 78 luoghi della cultura visitabili in città grazie al racconto di oltre seimila volontari, soprattutto studenti.  A un’ora dalla chiusura sono 100.000 le firme apposte negli appositi registri. Il dato dalla ventesima edizione era di 97 mila firme su 81 siti visitabili.

Fra i siti più visitati, l’Orto Botanico, poi i sotterranei del San Giovanni, il parco archeologico di Tuvixeddu con 1650 e la Torre dell’Elefante. Tra gli itinerari il più seguito è stato il Trentapiedi proposto dal gruppo di didattica e comunicazione di Beni Culturali dell’Università di Cagliari. Molto interesse ha anche riscontrato il percorso proposto nel quartiere di San Benedetto. Tutto esaurito anche in tutte le attività dedicate ai bambini  che hanno proposto quattro diversi itinerari con visite sul battello, a piedi e in bici.

Particolarmente seguita anche l’iniziativa sui Racconti di Monumenti Aperti, che quest’anno ha visto protagonista il giornalista e scrittore Francesco Abate, autore del racconto Bellepòc e s’Arrevesciu. In questo testo inedito si rivela la verità nascosta sull’effettiva ragione per cui nel gennaio del 1921 il grande scrittore D.H. Lawrence decise di venire in Sardegna e nello specifico a Cagliari. Sotto forma di spettacolo, il racconto è stato proposto ieri da Abate e dall’attore Jacopo Cullin nel Teatro Comunale di piazza Dettori. Per questa occasione Imago Mundi ha pubblicato un volume che raccoglie tutti i racconti della collana realizzati dal 2009 a oggi, scritti da Marcello Fois, Gianluca Floris, Michela Murgia, Enrico Pau, Massimiliano Medda e Mario Gelardi, Vito Biolchini, Armando Serri, Massimiliano Messina, Paolo Maccioni, Giorgio Todde, Paolo Fresu, Davide Catinari, Rossella Faa, Gianni Zanata, Nino Nonnis e Anthony Muroni. Da segnalare inoltre gli eventi che si sono svolti nell’ambito di “Cultura senza barriere”, un’iniziativa nata ormai quattordici anni fa in seno a Monumenti Aperti con l’obiettivo di facilitare l’accessibilità ai monumenti a coloro che si trovano in condizioni di svantaggio e disabilità temporanea o permanente. Tutto questo grazie alla preziosa collaborazione di tante associazioni di volontariato insieme ad istituzioni ed enti pubblici e privati che con grande generosità concorrono alla realizzazione di questa importante esperienza che rende ogni anno più democratica la conoscenza del nostro patrimonio culturale.

Tutte le altre info su monumenti, percorsi ed iniziative sul sito www.monumentiaperti.com e sui libretti disponibili negli infopoint e nei siti.

(Sebastiano Catte, com.unica 15 maggio 2017)