Sono stati svelati dai carabinieri del Ros dopo quattro anni di indagini i collegamenti internazionali, attraverso un sito web, di una cellula di Al Qaeda a Roma, con l’arresto dei due uomini che lo gestivano. Al centro di tutto il tunisino 29enne Ahmed Masseoudi, ritenuto la mente della cellula di presunti terroristi, e il marocchino Abderrahim El Khalfi, nell’abitazione del quale è stata trovata una collezione di scimitarre, coltelli e manganelli della polizia. Nelle quattrocento pagine di ordinanza di custodia cautelare il gip conferma come il sito di propaganda intercettato non sia soltanto un mezzo virtuale: grazie a esso infatti gli arrestati hanno “intessuto e stabilito relazioni di altissimo livello con i vertici di organizzazioni terroristiche scambiando con questi materiali, supporti, aiuti, informazione e copertura”.

(com.unica, 3 luglio 2015)