Secondo un rapporto dell’intelligence Usa, Mosca avrebbe già schierato oltre 170mila soldati al confine con l’Ucraina e una possibile offensiva militare contro Kiev potrebbe essere lanciata già all’inizio del 2022. Lo riporta il Washington Post citando dirigenti Usa e documenti non classificati dell’intelligence americana, tra cui immagini satellitari. Documenti in cui emergerebbero le foto dell’ammassamento di forze russe in quattro posti lungo il confine ucraino con la presenza di 50 gruppi tattici di battaglione.

ll presidente statunitense Joe Biden è intervenuto al riguardo annunciando che “l’amministrazione Usa sta mettendo insieme una serie di iniziative esaurienti e significative per rendere più difficile per Vladimir Putin invadere l’Ucraina”. “Non accetterò la linea rossa di nessuno” ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se accetterà quella di Vladimir Putin sull’Ucraina, contro il suo eventuale ingresso nella Nato. “Conosciamo da molto tempo le azioni della Russia e la mia previsione è che avremo una lunga discussione”, ha aggiunto il presidente Usa riferendosi al futuro summit virtuale con il suo omologo russo, secondo quanto riferisce il pool dei reporter al seguito di Biden.

Dopo l’incontro a Stoccolma del 2 dicembre tra il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov e il suo omologo americano Antony Blinken, il segretario di Stato americano aveva affermato che se Mosca avesse Kiev le conseguenze sarebbero state «pesanti». Secondo il Cremlino le autorità ucraine stanno alzando la posta in gioco e di fatto non attuano il loro “pezzo” di accordo di Minsk, trasformando l’autonomia del Donbass, l’area contesa del sud del Paese a maggioranza russofona, in un miraggio. “Le ostilità sono ancora molto probabili, la retorica aggressiva di Kiev suggerisce un possibile scenario militare nel Donbass”, ha sottolineato nei giorni scorsi Dmitry Peskov, portavoce di Vladimir Putin.

Sebastiano Catte, com.unica 4 dicembre 2021