Il prossimo 21 giugno alle 11.00 presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura e in diretta su Zoom, Facebook e sulla homepage di Adnkronos, l’Associazione Civita presenterà il suo dodicesimo Rapporto dal titolo “Next generation culture. Tecnologie digitali e linguaggi immersivi per nuovi pubblici della cultura”, edito da Marsilio Editori e realizzato grazie al sostegno di IGT.
Un’importante occasione per riflettere ad ampio raggio sui processi di digital transformation in atto nel settore culturale, segnato dalla crisi del periodo pandemico e quanto mai interessato da nuovi sviluppi.

Quali strategie innovative e digitali di valorizzazione e gestione del patrimonio sono necessarie per affrontare la fase che stiamo attraversando? Quali gli scenari futuri?

Il Rapporto, la cui analisi è stata coordinata dal Centro Studi dell’Associazione Civita e condotta in collaborazione con ICOM Italia, intende rispondere a queste domande, fornendo delle proposte, non prima però di aver messo a fuoco la situazione dell’ultimo anno, osservata dal triplice punto di vista delle istituzioni museali, dell’utenza, e degli operatori di mercato, in particolare le industrie tecnologiche.

Per supportare le considerazioni di scenario, fondamentali anche al fine di cogliere le criticità di sistema oltre che l’impatto della pandemia sulla Cultura, il Rapporto si avvale di una scorta di dati provenienti da analisi di settore. Fanno parte del volume i sondaggi sui consumi digitali durante il periodo delle restrizioni a cura di Annalisa Cicerchia e Ludovico Solima; le indagini di ICOM rivolte a musei e al loro rapporto con il digitale, curate da Barbara Landi e Anna Maria Marras; lo studio di case histories sull’industria digitale di Alfredo Valeri, che consente di ritrarre una panoramica sull’ecosistema imprenditoriale italiano di cui si individuano i possibili sviluppi a partire dalle tecnologie in espansione; le ricerche sulle prospettive future della Realtà Virtuale nei musei italiani post Covid, su cui riflette Claudio Calveri.

Una serie di ricognizioni quindi che, opportunamente commentate dagli esperti di settore, sono in grado di fornire un quadro particolareggiato della situazione nel 2020, anno che ha visto i musei costretti a sviluppare – come mai prima – la comunicazione digitale, e ad ampliare l’accessibilità online delle proprie collezioni.
Tutte pratiche destinate a non esaurirsi con le riaperture in corso proprio in questi mesi.

In questo scenario si inseriscono le proposte dell’Associazione.
Le tecnologie digitali, già così essenziali nei processi di conservazione del patrimonio, entreranno, del resto, sempre di più nel novero degli strumenti di produzione, fruizione e divulgazione culturale, oltre a mantenere il consolidato ruolo di primari mezzi di comunicazione. Ampi margini di crescita interesseranno la gamification museale oltre che l’interaction e il light design. Soluzioni d’avanguardia proporranno modalità innovative di applicazione di Realtà 3D, Realtà Virtuale e Realtà Aumentata.

Ma solo attraverso una crescente collaborazione reciproca tra aziende tecnologiche e operatori del settore culturale sarà possibile implementare quel processo iniziato a fatica già prima che si scatenasse la pandemia, e valutare le migliori forme di innovazione su cui investire, affinché la cultura svolga un ruolo da protagonista nella creazione di una responsabilità sociale e nella proposta di un modello di sviluppo sostenibile, che sia aperto anche a nuovi pubblici. Perché attraverso il digitale occorrerà anche riconsiderare i modelli organizzativi delle Istituzioni culturali, ampliare l’accessibilità delle collezioni museali, non solo online, valorizzare i luoghi della cultura ripensando le forme di interazione e di fruizione.

L’istituzione culturale dovrà perdere definitivamente quel carattere di autoreferenzialità?, andando a configurarsi come soggetto attivo nella società all’interno della quale la comunità deve poter essere protagonista, nell’ottica di un “patrimonio culturale aperto”.

Dopo i saluti di Dario Franceschini Ministro della Cultura, di Gianni Letta e Adele Maresca Compagna Presidenti rispettivamente dell’Associazione Civita e di ICOM Italia, si confronteranno su questi temi Simonetta Giordani, Segretario Generale Associazione Civita; Alfredo Valeri, Responsabile Ricerca Centro Studi Associazione Civita; Annalisa Cicerchia, Facoltà di Economia Università di Roma Tor Vergata; Edoardo Montenegro, Program Manager Creative Business Network-Copenaghen; Fabio Viola Game Designer e Fondatore TuoMuseo; e Lorenzo Maternini, Co-founder Talent Garden. Modera la giornalista Barbara Carfagna.

Il XII Rapporto Civita è stato realizzato anche in versione digitale nel formato epub reflowable, già prenotabile e, dal prossimo 21 giugno, acquistabile tramite i principali store online in Italia (IBS, laFeltrinelli, Amazon Kindle, Google Play, Apple Books, Kobo).

Sebastiano Catte, com.unica 20 giugno 2021