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Se si fa eccezione per quelli che hanno dato vita ai credi religiosi, pochi uomini nella storia dell’umanità possono vantare di avere monumenti, piazze, strade e addirittura nazioni e monete intitolate alla loro memoria. Certo perennemente si continuerà a parlare di Cesare, di Alessandro, di Federico II, di Napoleone, ma sarà difficile incontrare personaggi della storia che nella loro vita sono stati alla guida di ben tre diverse Nazioni a cui aveva assicurato l’indipendenza e addirittura imbattersi in un Paese o avere in mano una moneta che porta il nome di quest’uomo Simon Bolivar.

Nato a Caracas la capitale del Venezuela così come volle chiamare quel grande e anche geograficamente controverso territorio dell’America del Sud scoperto da Colombo Amerigo Vespucci che si ispirò a Venezia quando vide le abitazioni degli amerindi costruite sulle palafitte a mare, la Repubblica Venezuelana reca nel nome della sua denominazione ufficiale il richiamo a Simon Bolivar: Repubblica Bolivar de Venezuela.

Il Venezuela che oggi festeggia la festa nazionale nel ricordo della nascita del “Libertador” fu il primo paese ad affrancarsi dalla sovranità spagnola grazie a Simon Bolivar. Seguirono nella lotta per l’indipendenza sempre con alla testa il condottiero venezuelano Bolivia, Colombia, Ecuador, Panama, Perù e Bolivar divenne Presidente nel tempo anche della Bolivia e del Perù oltre che del Venezuela. Ma il suo sogno era quello di riunire questi paesi per creare la Grande Colombia. Ci riusci per oltre un decennio e di questo Stato fu presidente e costituzionalista.

Ma alla sua morte nel 1830 gli egoismi prevalsero e della figura di questo grande condottiero dopo quasi due secoli rimane il suo credo politico chiamato bolivarismo che è un misto di socialismo nazionale e liberale non sempre rispettato anche se puntualmente invocato dai vari Chavez e Maduro.

(Franco Seccia/com.unica 24 luglio 2020)