Si è svolta ieri, 2 luglio, in videoconferenza la Commissione mista annuale dell’Accordo di Cooperazione industriale, scientifica e tecnologica tra Italia e Israele in vigore dal 2002. La Commissione mista rappresenta il principale momento di incontro annuale tra le delegazioni dei due Paesi, è composta dalle parti dell’accordo (MAECI per l’Italia, MOST e Innovation Authority per Israele) e aperta a rappresentanti dei Ministeri tecnici per le materie di loro competenza (SaluteDifesaMISEMIPAAF). Durante l’incontro si fa lo stato delle attività dell’anno trascorso, si decidono i progetti da finanziare a conclusione di un processo di valutazione bi-nazionale e si gettano le basi per le attività dell’anno successivo.

Nel corso della riunione si è deliberato il finanziamento congiunto di due progetti industriali nel settore AGRIFOOD e HEALTH e si è annunciata l’istituzione di un nuovo laboratorio congiunto sui materiali avanzati per l’energia solare, nonché il lancio di un nuovo bando per la raccolta di progetti di ricerca congiunti nell’anno in corso. Parallelamente si è analizzato lo stato delle relazioni scientifiche e industriali tra i due Paesi nell’ottica di rafforzare ulteriormente l’intensità delle collaborazioni in essere già a partire dal prossimo bando congiunto per il finanziamento di progetti di ricerca e sviluppo industriale da lanciare nel corso dell’anno. Nell’ambito di tale accordo sono stati finora finanziati 222 progetti, di cui 140 concentrati nei settori della ricerca e dello sviluppo industriale e 82 dedicati alla ricerca di base, nei settori della salute, dell’agroindustriale, dell’ambiente, dell’energia, ICT e spazio.

Negli anni l’Accordo ha consentito lo sviluppo di strumenti finanziari e contribuito a consolidare i rapporti tra i laboratori di ricerca italiani e quelli israeliani, creando ottime opportunità di innovazione e sviluppo tecnologico per le nostre startup e PMI innovative. Va ricordato, in tale contesto, il Premio Rita Levi-Montalcini, che dal 2015 ha finanziato finora progetti di cooperazione interuniversitaria tra ricercatori dei due Paesi. Ogni anno, inoltre, il Ministero degli Affari Esteri conferisce il premio Levi-Montalcini al miglior progetto di cooperazione scientifica: nel 2019 a ricevere il riconoscimento è stato il Prof. Eytan Domany, con un progetto sull’analisi di big data per i tumori da realizzare presso La Statale di Milano. Di particolare rilievo, inoltre, la collaborazione in materia di innovazione. Grazie anche alla collaborazione con Intesa San Paolo Innovation Center, il MAECI finanzia dal 2019 un programma di accelerazione per start-up italiane in Israele. Alla sua prima edizione, il programma ha visto la partecipazione di sette start-up italiane all’interno dell’acceleratore Eliat Tech Centre.

Da segnalare, infine, l’intensa collaborazione tra l’Agenzia spaziale italiana (ASI) e la sua omologa israeliana, l’ISA. Al suo interno, si segnala il finanziamento da parte del MAECI del satellite scientifico italo-israeliano cubesat DIDO-3, progetto spaziale che punta a svolgere quattro esperimenti di biologia e farmacologia in condizioni di microgravità all’interno di un laboratorio che sarà controllato dalla terra attraverso un’applicazione mobile. Il lancio in orbita è previsto per metà agosto.

com.unica, 4 luglio 2020