“La memoria di Primo Levi, trasmessa dalla sua testimonianza di vita e dai suoi scritti, costituisce, in questo anno centenario della sua nascita, un patrimonio prezioso e insieme una riserva etica e di umanità a disposizione di tutti”. È quanto scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Presidente della Fondazione ex campo Fossoli, Pierluigi Castagnetti e al Presidente del Centro internazionale di studi Primo Levi, Ernesto Ferrero, in occasione della commemorazione del 75° anniversario della partenza del primo convoglio diretto ad Auschwitz carico di italiani ebrei.

“Dal lager – continua il Presidente – Primo Levi fu liberato alla fine della guerra, ma ne uscì avendo toccato con mano l’abisso più profondo del male, l’annientamento della dignità dell’uomo, l’inferno sulla terra. Le ferite impresse sulla sua vita non poterono essere completamente sanate, eppure – sottolinea – ebbe la forza di ripensare, di raccontare e quindi consegnare a noi ciò che abbiamo il dovere di non dimenticare. Le lezioni della storia – conclude Mattarella – sono insegnamenti che ci interpellano con responsabilità davanti al futuro”.

ccom.unica, 22 febbraio 2019