Nella prima settimana dopo le feste, l’agenda economica riparte dalla guerra dei dazi: da oggi  i funzionari americani, guidati dal rappresentante commerciale della Casa Bianca Jeffrey Gerrish, incontreranno le controparti cinesi per il primo round di colloqui dopo i 90 giorni di tregua concordati tra il presidente americano Donald Trump e quello cinese Xi Jinping. Un nuovo, più proficuo canale di dialogo potrebbe aprirsi: Pechino è incentivata dalla stessa debolezza dell’economia cinese a lavorare per un accordo, ha fatto notare Trump ieri (Reuters). 

Anche se non è previsto si raggiunga un accordo a breve, l’esito dei colloqui di questa settimana ci dirà se Trump ha vinto la sua scommessa con la Cina, scrive Politico. Sarà un incontro in cui entrambi i Paesi prenderanno le misure su richieste e offerte reciproche: gli Usa, in particolare, guarderanno alla disponibilità di Pechino ad adempiere ad alcune proposte avanzate a fine 2018 in tema di proprietà intellettuale e accesso al mercato, ma in assenza di un accordo il presidente americano ha intenzione di alzare i dazi dall’attuale 10% al 25% (South China Morning Post).

Dopo il tonfo degli ultimi giorni del 2018 si guarda con interesse all’andamento delle principali Borse in questo inizio 2019: Shanghai comincia l’anno in terreno positivo e ancora meglio Tokyo, dove il Nikkei è salito del 2,8% (Reuters).

com.unica, 7 gennaio 2019