“Il ricordo della tragedia di Marcinelle rimane parte indelebile della memoria collettiva del nostro Paese e dei Paesi che ne furono colpiti. Il sacrificio dei duecentosessantadue lavoratori, tra i quali centotrentasei connazionali, è destinato a richiamare alla memoria di tutti noi il valore delle sofferenze e del coraggio dei migranti in terra straniera alla ricerca di un futuro migliore per le loro famiglie, da costruire con il loro lavoro”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del 62° anniversario della tragedia di Marcinelle. Era l’8 agosto del 1956 quando 262 minatori – di cui 136 italiani – morirono per l’esplosione al Bois du Cazier. Dal 2001 l’8 agosto è la Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo. 

“Il diritto al lavoro, fondamento della Repubblica italiana, continua a rappresentare il principio cardine intorno al quale ruota il nostro sistema sociale e si esprime il principio di cittadinanza”, sottolinea Mattarella. “La promozione dell’occupazione e la tutela piena della salute dei lavoratori costituiscono, oggi come ieri, sfide fondamentali nell’attuale contesto economico europeo e nel quadro del processo di integrazione continentale, nel cui ambito lo sviluppo del “pilastro sociale” appare irrinunciabile”.

“In questo giorno di commemorazione del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, – conclude il Presidente – desidero riaffermare la mia vicinanza ai familiari delle vittime di Marcinelle e di ogni altro tragico evento nel quale i nostri lavoratori abbiano subito l’estremo sacrificio durante l’adempimento dei loro impegni professionali”.