La Presidente della Comunità Ebraica di Roma contro la proposta del ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana

Continua a far discutere la proposta del ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana di abrogare la legge Mancino, che punisce le discriminazioni basate su etnia, razza, nazionalità o religione. Il vicepremier Salvini prima si è detto d’accordo, poi ha frenato. Contrari Luigi Di Maio e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte (Repubblica). Il sottosegretario grillino Vincenzo Spadafora ha addirittura sfidato Fontana invocando l’estensione della legge all’omofobia.

Da segnalare la nota di Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma, molto dura in merito alle affermazioni del Ministro Lorenzo Fontana: “La legge Mancino è uno strumento necessario per combattere i rigurgiti di fascismo e antisemitismo. Grazie alla normativa vigente è stato possibile per la magistratura individuare e colpire i gruppi neonazisti che progettavano azioni antisemite come avvenuto per Militia e per Stormfront i cui protagonisti, che progettavano anche di colpire fisicamente membri della Comunità Ebraica,sono stati arrestati e condannati in virtù di questa legge. Se si accetta l’incarico di Ministro della Repubblica di questo Paese lo si deve fare coscienti della storia e della responsabilità evitando boutade e provocazioni stupide. Sopratutto a ottant’anni dalla promulgazione delle Leggi Razziali sarebbe bene comprendere come combattere le discriminazioni invece che strizzare continuamente l’occhio ai neofascismi.”

(com.unica, 5 agosto 2018)