ROMA – “L’emigrazione nei libri di scuola per l’Italia e per gli italiani all’estero” è il titolo di un nuovo volume pubblicato dalla Fondazione Migrantes nella collana “Rapporto Italiani nel Mondo”. Il testo di Lorenzo Luatti (ricercatore dei processi migratori e delle relazioni interculturali presso Oxfam Italia) nasce da un accurato lavoro di studio e ricerca in biblioteche e archivi italiani ed esteri e ha il merito di accendere l’attenzione e di sistematizzare un ambito storiografico rimasto sino ad oggi inesplorato, ma estremamente significativo non solo per la memoria storica nazionale di cui costituisce un tassello importante, bensì anche per sollecitare una riflessione sul presente. Come recita il titolo, l’emigrazione raccontata nei testi scolastici rappresenta il tema di tale poderosa ricerca che si traduce in un manuale che rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per gli studiosi e le studiose che, auspicabilmente, troveranno in esso l’incentivo per continuare ad indagare una parte della storia nazionale da una prospettiva così inedita e innovativa, alla cui ricostruzione Luatti ha contribuito in maniera sostanziale.

Il volume presenta almeno due risvolti significativi. Il primo ha carattere storiografico, poiché offre una visione di un secolo di storia italiana, dagli anni Settanta dell’Ottocento, a partire dai libri di scuola dedicati sia ai bambini d’Italia che ai figli degli italiani all’estero: una prospettiva rivelatrice dei climi culturali, politici e ideologici che si sono susseguiti all’indomani dell’Unità nazionale. Per la prima volta la storia dell’emigrazione italiana viene raccontata attraverso i libri scolastici circolati nelle scuole durante un secolo (dagli ultimi decenni dell’Ottocento agli anni Sessanta). E per la prima volta è offerta una ricostruzione completa e dettagliata delle vicende editoriali e della produzione libraria per le scuole italiane all’estero, dai testi pioneristici di fine Ottocento promossi dalla “Dante Alighieri” ai testi unici fascisti imposti tra il 1929 e il 1943.

La seconda caratteristica degna di menzione del volume riguarda invece i suoi risvolti attuali, data la scelta di leggere la manualistica scolastica attraverso la lente dell’emigrazione. Si tratta infatti di una questione ancora oggi spinosa, poco raccontata o mitizzata, che dovrebbe invece entrare nel dibattito pubblico senza alcuna strumentalizzazione, al fine di diffondere un pensiero consapevole attorno a un’esperienza di massa che molto potrebbe insegnare alla nostra contemporaneità. L’analisi dei libri scolastici illustra le radici di tale visione ancora oggi problematica. Da segnalare infine il sostanzioso apparato iconografico (oltre 300 illustrazioni a colori e in b/n) che arricchiscono il volume di Luatti di una dimensione che è sempre stata consustanziale ai testi scolastici: l’immaginario degli alunni si costruisce infatti anche a partire dalle illustrazioni che, numerosissime, accompagnano e avallano la riflessione dell’autore. L’analisi delle scritture scolastiche contenute in un quaderno appartenuto ad un alunno italiano vissuto con la famiglia emigrata nella Savoia francese, conferma infine il senso e l’importanza di questa ricerca, che fa riflettere su quanto le istituzioni educative e i libri, che ne sono gli strumenti, abbiano inciso, e possano ancora farlo, sull’immaginario e sul pensiero collettivi.

Lorenzo Luatti, L’emigrazione nei libri di scuola per l’Italia e per gli italiani all’estero. Ideologie, pedagogie, rappresentazioni, cronache editoriali. Fondazione Migrantes, Tau editrice, Todi (PG), 2017, 415 pp., 15 euro.