Segnano Chiellini e Pellè. Sabato prossimo a Bordeaux gli azzurri sfideranno la Germania

Doveva giocare la partita perfetta l’Italia per poter sperare di battere i campioni d’Europa in carica della Spagna. E sin dai primi minuti si è capito che la squadra di Conte era entrata in campo con lo spirito giusto per centrare l’impossibile. Cuore, un’organizzazione tattica eccellente, pressing martellante in ogni zona del campo, solita difesa bunker made in Juve e agonismo da vendere. Tutte qualità che sono servite per mettere sotto alla prima giornata un’altra nazionale – il Belgio – che sulla carta le era superiore, almeno sul piano squisitamente tecnico. Oggi allo Stade Saint Denis di Parigi gli azzurri sono riusciti a ripetere quell’impresa facendo sfoggio di un’impostazione ancora meno attendista e su una maggiore incisività in attacco: già alla fine dei primi 45′ minuti forse avrebbero meritato più di un gol di vantaggio. La Spagna dei campioni del Real Madrid e del Barcellona, per la prima volta dall’inizio del torneo non è riuscita a imporre a suo piacimento il solito tiki taka avvolgente, anche perché Conte ha saputo trovare le giuste contromisure per bloccare le loro fonti di gioco, a cominciare dal grande Iniesta, sul quale hanno fatto un’ottima guardia Parolo e un De Rossi perfetto anche in regia.

Il ct azzurro ha riproposto la formazione titolare con l’unica novità di Florenzi al posto di Candreva sulla fascia destra, nella posizione ideale per il romanista. A sinistra, invece, ha schierato De Sciglio, preferito a Darmian. Del Bosque ha riproposto la stessa squadra sconfitta contro la Croazia, con Morata centravanti affiancato in attacco da Nolito e Silva.

L’Italia già in avvio ha una nitida palla gol con un colpo di testa di Pellè deviato miracolosamente in angolo da De Gea, il migliore per gli spagnoli. Il gol del vantaggio è maturato garzie a una bella azione di contropiede interrotta al limite dell’area fallosamente da Ramos su Pellè. Calcia fortissimo Eder, De Gea non riesce a trattenere e Chiellini è il più lesto di tutti nell’avventarsi sul pallone e a metterlo dentro. Anche dopo il vantaggio l’Italia riesce a ripartire spesso in velocità e nel finale del tempo hanno un’ottima chance per raddoppiare con un gran destro a giro di Giaccherini appena entro l’area deviato in angolo con un’altra prodezza dal numero uno spagnolo.

Nella ripresa l’Italia riparte con la stessa determinazione e va ancora vicinissima al gol con Eder. Poi De Rossi è costretto a uscire per infortunio ed è sostituito da Thiago Motta, che non garantisce però la stessa diga difensiva del romanista. La Spagna alza il ritmo negli ultimi venti minuti ma solo al 90′ va vicinissima al gol del pareggio con una deviazione da distanza ravvicinata di Piqué quasi a colpo sicuro, a cui risponde Buffon con un intervento da grande campione. Sventato il pericolo, sul capovolgimento di fronte l’Italia chiude la partita con un guizzo al volo di Pellè servito da Darmian, entrato nel finale al posto di Florenzi. Finisce 2-0 e ora testa alla Germania che affronteremo sabato prossimo a Bordeaux.

Per la Spagna questa partita ha segnato forse la fine di un’era, impreziosita dal trionfo ai mondiali del 2010 e iniziata con la conquista del Campionato Europeo nel 2008, guarda caso dopo aver eliminato proprio l’Italia ai rigori. “In questi 8 anni siamo sempre stati sopra tutti, oggi è toccato all’Italia” – ha detto Vicente Del Bosque al termine della gara rendendo merito agli azzurri con la sua consueta lealtà. “Loro sapevano quello che dovevano fare e hanno portato avanti il progetto di gioco che avevano in mente – ha spiegato il ct della Spagna a Sky – “Noi timidi nel primo tempo, poi meglio, ci abbiamo provato. Ogni volta che si perde una partita così fa male, ma bisogna essere sportivi”

“Lo sapevo che sarebbe finita così – ha dichiarato un raggiante Antonio Conte. “Questi ragazzi sono straordinari, hanno dentro qualcosa di speciale, fuori dall’ordinario. Abbiamo poi dimostrato che Italia non è catenaccio: l’idea può battere talento”. “Adesso c’è da recuperare – ha poi proseguito – ci aspetta un’altra partita dura, tosta, contro la Germania. Il più bel complimento ce l’ha fatto Xavi quando ha detto che l’Italia gli ricorda metà Atletico Madrid e metà Barcellona. Sabato sarà più dura di oggi”.

ITALIA-SPAGNA 2-0 (1-0)
Italia (3-5-2): Buffon 7.5, Barzagli 7, Bonucci 7, Chiellini 7.5, Florenzi 7 (38′ st Darmian 6.5) , Parolo 7, De Rossi 7.5 (8′ st Thiago Motta 6), Giaccherini 7.5, De Sciglio 7, Pelle’ 7.5, Eder 7 (36′ st Insigne 6). All.: Conte 8

Spagna (4-3-3): De Gea 7.5, Juanfran 6, S. Ramos 5, Piquè 6, Jordi Alba 6, Fabregas 5.5, Busquets 5.5, Iniesta 6, David Silva 6, Morata 5.5 (24′ st Vazquez 6), Nolito 5 (1′ st Aduriz 5.5, 36′ st Pedro sv). All.: Del Bosque 6
Arbitro: Cakir (Tur) 5.5
Reti: nel pt 33′ Chiellini, nel st 47′ Pelle’.

(Sebastiano Catte/com.unica 27 giugno 2016)