Secondo i dati forniti dalla Protezione civile, in Italia i soggetti positivi sono aumentati di 3.815 unità e hanno toccato quota 73.880. Il numero dei decessi è salito a 10.779, con un incremento di 756 casi. I guariti in una giornata sono cresciuti di 646, portando il totale a 13.030. Dall’inizio dell’epidemia si contano 97.689 persone contagiate.

Dai dati emerge che sono 25.392 i malati in Lombardia (883 più di ieri),10.535 in Emilia-Romagna (+571), 7.251 in Veneto (+338), 7.268 in Piemonte (+417), 3.160 nelle Marche (+161), 3.786 in Toscana (+275), 2.279 in Liguria (+193), 2.362 nel Lazio (+181), 1.556 in Campania (+149), 1.141 in Friuli Venezia Giulia (+21), 1.293 in Trentino (+59), 1.034 in provincia di Bolzano (+105), 1.432 in Puglia (+74), 1.330 in Sicilia (+88), 1.169 in Abruzzo(+142), 897 in Umbria (-1), 539 in Valle d’Aosta (+71), 582 in Sardegna (+13), 577 in Calabria (+54), 100 in Molise (+2), 197 in Basilicata (+19). 

Se si getta lo sguardo nel mondo si apprende che  i decessi provocati dal coronavirus hanno superato complessivamente quota 34mila su un totale di oltre 723mila casi: lo riporta l’ultimo bollettino diffuso dalla Johns Hopkins University. Le persone finora guarite sono 151.991. I casi di contagio sono 723.328 ed i decessi 34.005.

Negli Stati Uniti  i decessi hanno superato ieri, in meno di un mese, quota 1.000 nel solo Stato di New York: lo riporta il New York Times sottolineando che gran parte di loro sono stati registrati negli ultimi giorni. Il bilancio aggiornato in questo Stato verrà reso noto oggi, ma secondo alcuni calcoli dovrebbe essere di almeno 1.026. Ieri sera il governatore dello Stato, Andrew Cuomo, aveva annunciato che le persone contagiate sono 59.513, di cui 8.503 in ospedale e 2.037 in terapia intensiva. Gli Usa contano complessivamente oltre 135 mila casi e 2.400 morti e per il capo dell’istituto per le malattie infettive Anthony Fauci le vittime potrebbero arrivare a 200 mila, con un totale di milioni di contagiati.

La Spagna è un altro paese particolarmente colpito dalla pandemia. I casi di contagio nella penisola iberica hanno superato quota 80.000 e si avvicinano a quelli registrati finora in tutta la Cina: è quanto emerge dai dati rilevati sempre dalla John Hopkins University. Per l’esattezza, la Spagna conta ora 80.110 casi contro gli 82.156 della Cina. I morti in Spagna sono 6.803 e le persone guarite sono 14.709. ll governo spagnolo ha approvato la chiusura di tutte le attività produttive nel Paese, eccezion fatta per le filiere essenziali.

Per quanto riguarda la Cina domenica sono stati registrati 31 nuovi casi di contagi, di cui 30 importati e uno interno nella provincia del Gansu. La Commissione sanitaria nazionale (Nhc) ha reso noto che i decessi sono saliti a 3.304 con i 4 nuovi casi riferibili all’Hubei, la provincia epicentro della pandemia. I contagi di ritorno sono adesso 723, di cui 93 risoltisi con la guarigione e 630 sotto trattamento ospedaliero (19 i casi gravi). Le infezioni sono 81.470 nel complesso, di cui 2.396 sono pazienti in cura e 75.770 guariti.

com.unica, 30 marzo 2020