Secondo la relazione annuale 2018 su Erasmus+ pubblicata oggi, 28 gennaio, negli ultimi 30 anni oltre 10 milioni di persone hanno preso parte a ciò che per molti si è rivelata essere un’esperienza che ha cambiato loro la vita.
“Partecipare ad attività nel campo dell’istruzione, della gioventù e dello sport all’estero offre alle persone in tutta Europa l’opportunità di impegnarsi, confrontarsi e apprendere – ha affermato la vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo, Margaritis Schinas -. Erasmus+ è uno straordinario successo comune e dovremmo puntare ancora più in alto: più partecipanti, più mobilità, più diversità e più opportunità”.
In occasione dell’apertura di un evento con le parti interessate svoltosi quest’oggi a Bruxelles e dedicato al nuovo programma Erasmus+, Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, ha evidenziato come per le nuove generazioni, Erasmus+ sia “diventato l’esperienza che apre le porte dell’Europa e del mondo. Si tratta di una delle conquiste più tangibili dell’UE: unisce le persone in tutto il continente, crea un senso di appartenenza e solidarietà e migliora le qualifiche e le prospettive dei partecipanti”.
Con un bilancio di 2,8 miliardi di euro e un aumento dei finanziamenti del 10% rispetto all’esercizio precedente, il 2018 si è affermato come un altro anno record. Erasmus+ ha finanziato più di 23.500 progetti nel 2018 e, nel complesso, ha sostenuto la mobilità di oltre 850.000 studenti, apprendisti, insegnanti e animatori per i giovani. Quasi il 10% dei 470 000 studenti, tirocinanti e membri del personale dell’istruzione superiore che hanno ricevuto una sovvenzione nell’anno accademico 2017/2018 si sono spostati da e verso paesi partner in tutto il mondo.
Oltre agli studenti e al personale delle università, Erasmus+ ha sostenuto 40.000 insegnanti e membri del personale scolastico, 148.000 allievi dell’istruzione e formazione professionale, 8.400 operatori nel campo dell’istruzione degli adulti e 155.000 giovani e animatori per i giovani.
Il programma ha inoltre finanziato 199 progetti sportivi, 118 dei quali sono stati gestiti da società sportive di base. Erasmus+ ha sostenuto l’annuale Settimana europea dello sport, che ha registrato un successo senza precedenti con oltre 50.000 eventi in tutta Europa.
Sulla scorta delle sinergie con l’Anno europeo del patrimonio culturale 2018, molte delle azioni sostenute da Erasmus+ hanno riguardato l’importanza del patrimonio culturale europeo.
Dal 2018 Erasmus+ sostiene inoltre l’iniziativa volta a rendere lo spazio europeo dell’istruzione una realtà entro il 2025. L’iniziativa delle università europee aiuta gli istituti di istruzione superiore a formare nuove, forti alleanze.
Il programma di studio all’estero, con i suoi predecessori, è tra i programmi di maggior successo dell’UE. Dal 1987 offre ai giovani la possibilità di acquisire nuove esperienze all’estero. L’attuale programma Erasmus+, che riguarda il periodo dal 2014 al 2020, ha una dotazione di bilancio di 14,7 miliardi di euro e offrirà al 3,7% dei giovani dell’UE la possibilità di studiare, formarsi, acquisire esperienza professionale e fare volontariato all’estero. La portata geografica del programma si è estesa, passando da 11 paesi del 1987 a 34 nel 2020 (tutti i 28 Stati membri dell’UE più Islanda, Liechtenstein, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia e Turchia). Il programma è inoltre aperto ai paesi partner di tutto il mondo.
Nel maggio 2018 la Commissione ha presentato la sua proposta per un nuovo, ambizioso programma Erasmus, che punta a raddoppiare gli stanziamenti portandoli a 30 miliardi di euro nel prossimo bilancio a lungo termine dell’UE per il periodo 2021-2027. L’obiettivo è rendere il programma ancora più inclusivo e accessibile alle persone provenienti da diversi contesti sociali, oltre ad ampliarne la dimensione internazionale. 

com.unica, 29 gennaio 2020