La Commissione Europea ha pubblicato questa settimana il nuovo regolamento sulla libera circolazione dei dati non personali applicato negli Stati membri, che si innesta nella strategia per il mercato unico digitale, consentirà l’archiviazione e il trattamento dei dati in tutta l’UE senza restrizioni ingiustificate. I nuovi orientamenti hanno lo scopo di aiutare gli utenti, in particolare le piccole e medie imprese, a comprendere l’interazione tra queste nuove norme e il regolamento generale sulla protezione dei dati (RGPD), specialmente per quanto riguarda gli insiemi di dati formati da dati personali e dati non personali.
“Da qui al 2025 l’economia dei dati contribuirà probabilmente per il 5,4 % del PIL dell’UE a 27, pari a 544 miliardi di euro”, ha osservato 
Andrus Ansip, Vicepresidente e Commissario responsabile per il Mercato unico digitale. “Ma se i dati non potranno circolare liberamente, questo potenziale enorme sarà limitato. Eliminando le restrizioni forzate alla localizzazione dei dati, diamo a un numero maggiore di persone e di imprese la possibilità di trarre il massimo beneficio dai dati e dalle opportunità ad essi correlate. Gli orientamenti odierni permettono di fare piena chiarezza sulle modalità con cui la libera circolazione dei dati non personali interagisce con le nostre rigorose norme in materia di protezione dei dati personali”. 
L’economia dell’Ue, ha aggiunto Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l’Economia e la società digitali, “ha sempre più bisogno di dati. Con il regolamento sulla libera circolazione dei dati non personali e il regolamento generale sulla protezione dei dati disponiamo di un quadro completo per uno spazio comune europeo dei dati e per la libera circolazione di tutti i dati all’interno dell’Unione europea. Gli orientamenti che pubblichiamo oggi aiuteranno le imprese, in particolare quelle piccole e medie, a comprendere l’interazione fra i due regolamenti”. 
Insieme al regolamento generale sulla protezione dei dati (RGPD), che viene applicato da un anno, il nuovo regolamento sulla libera circolazione dei dati non personali forma un contesto giuridico ed economico stabile in tema di trattamento dei dati. 
Il nuovo regolamento impedisce ai paesi dell’UE di applicare leggi che, in modo ingiustificato, obblighino a detenere i dati unicamente all’interno del territorio nazionale. È il primo del genere al mondo. Le nuove norme aumentano la certezza del diritto e la fiducia per quanto riguarda le imprese e rendono più facile per le PMI e le start-up sviluppare nuovi servizi innovativi, sfruttare le migliori offerte disponibili sul mercato interno per quanto riguarda i servizi per il trattamento dei dati ed espandere le proprie attività a livello transfrontaliero.
Gli orientamenti pubblicati dalla Commissione offrono esempi pratici sull’applicazione delle norme nel caso delle imprese che trattano insiemi di dati sia personali che non personali. In essi sono illustrati inoltre i concetti di dati personali, non personali e misti; sono enunciati i principi della libera circolazione ed è illustrata la non applicabilità degli obblighi di localizzazione in base all’RGPD e al regolamento sulla libera circolazione dei dati non personali; è spiegata la nozione di portabilità dei dati ai sensi del regolamento sulla libera circolazione dei dati non personali. Gli orientamenti comprendono anche gli obblighi di autoregolamentazione stabiliti dai due regolamenti. 

com.unica, 3 giugno 2019