Sarà il rabbino capo di Trieste Alexander Meloni a consegnare il Premio Salvador Allende Vera Vigevani Jarach, il 10 novembre, durante la cerimonia di apertura del Festival del Cinema Latino Americano di Trieste. L’appuntamento è dalle ore 20 nell’Aula Magna dell’ICTP – International Centre for Theoretical Physics a Miramare.

Nata a Milano da una famiglia ebrea, esiliata in Argentina a causa delle leggi razziali fasciste (il nonno Ettore Felice Camerino, che non volle fuggire, morì nel campo di concentramento di Auschwitz), a Buenos Aires Vera conobbe e sposò Giorgio Jarach, un giovane ebreo triestino, anche lui costretto all’esilio. Giornalista dell’ANSA fino alla pensione, Vera ha perso la sua unica figlia, Franca, 18enne, in uno dei voli della morte con cui la dittatura militare argentina eliminava i suoi oppositori politici. Durante la ricerca della giovane, Vera ha fondato con altre donne il movimento delle Madri de Plaza de Mayo, avendo sempre accanto Giorgio, che, però, è morto prima di conoscere il tragico destino della figlia. 90enne, sempre appassionata e instancabile, Vera Vigevani Jarach è adesso una militante della memoria, testimone di due delle grandi tragedie del Novecento.

Vera Vigevani Jarach arriverà a Trieste l’8 novembre e, alle ore 17, sarà protagonista di un incontro nel Museo della Comunità ebraica di Trieste “Carlo e Vera Wagner”, dove converserà con Tullia Catalan e Mauro Tabor. 

(com.unica, 8 novembre 2018)