Tutto pronto per il 31° Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma da giovedì 10 a lunedì 14 maggio al Lingotto Fiere. Come lo scorso anno la manifestazione è aperta dalle 10.00 alle 20.00.
Il programma della 31a edizione è stato presentato al Sermig – Arsenale della Pace di Torino dal presidente della Cabina di Regia del Salone, Massimo Bray, dal presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, dal sindaco di Torino, Chiara Appendino, e dal direttore editoriale, Nicola Lagioia.
Il Salone è un progetto della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura promosso da Regione Piemonte e Città di Torino. Con il Protocollo d’Intesa siglato il 14 dicembre 2017, l’organizzazione e realizzazione della 31a edizione sono state affidate alla Fondazione Circolo dei lettori e alla Fondazione per la Cultura Torino, che si avvalgono, per le attività organizzative, del personale della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, opportunamente distaccato.
Il Salone Internazionale del Libro 2018 è realizzato grazie al sostegno di Compagnia di San Paolo; Mibact; Centro per il Libro e la Lettura; Miur; Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino; Fondazione Crt; Associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte; Ita – Ice, e Direzione Cinema del Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo.
E veniamo alle novità sugli espositori. Cresce del 28% la superficie commerciale netta venduta, con 13.482 m2 rispetto ai 10.557 del 2017. Un positivo overbooking determinato non soltanto dal ritorno dei grandi gruppi e di molti nuovi editori, ma anche dal considerevole aumento della superficie espositiva media richiesta da molti di essi.
Dieci le Regioni italiane presenti con proprio stand istituzionale: Piemonte, Valle D’Aosta, Veneto, Friuli Venezia Giulia (con Pordenonelegge.it), Toscana, Marche, Umbria, Calabria, Puglia, Sardegna. Oltre alla Francia, Paese Ospite d’onore, i Paesi presenti al Salone con un proprio spazio sono Azerbaigian, Cina, Romania (con l’Istituto Culturale Romeno), l’Emirato Arabo di Sharja. Trentadue gli editori internazionali da tutto il mondo, presenti con proprio stand.
Sono 10 le case editrici appena nate che quest’anno debuttano al Salone nello spazio Incubatore: Edizioni Effetto (Torino), Chance Edizioni (Roma), Edizioni il Galeone (Roma), Associazione Culturale Davide Lajolo (Vinchio, At), Autori Riuniti (Torino), Caffè Orchidea (Eboli, Sa), Pulci Volanti (Terni), Edizioni Anfora (Milano), Poppy (Torino), Le Fate editore (Ragusa). Con un segnale incoraggiante per la giovane editoria italiana: numerose case editrici presenti all’Incubatore 2017 hanno scelto di fare il salto da startup al “libero mercato” del Salone accanto ai grandi editori, senza attendere lo scadere dei 3 anni a condizioni agevolate.
Tra i progetti speciali che debuttano al Salone 2018, l’Area Games nel Padiglione 1 in partnership con Lucca Comics&Games: un’area dedicata a quell’ampia fetta di mercato editoriale che è quella dei giochi da tavolo, un mondo attento alla dimensione narrativa e legato a saghe e personaggi che trovano la loro declinazione nelle produzioni librarie. Hanno aderito al progetto gli editori Asmodee, Giochi Uniti, Da Vinci, Gametrade, Creativamente e Giochi Briosi.
Confermate le popolari sezioni che hanno debuttato al Salone 2017: la Piazza dei Lettori, lo Spazio Biblioteche con la Torre di François Confino, l’area Music&Books dedicata all’editoria musicale, il Superfestival. Successo anche per l’Ibf – International Book Forum, in programma da mercoledì 9 a sabato 12 maggio 2018 in una nuova sala appositamente realizzata all’esterno del Padiglione 3 di Lingotto Fiere. Il progetto Ibf è realizzato grazie al sostegno della Regione Piemonte e di Ice -Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Sono già 370 gli iscritti (313 nel 2017), provenienti da 30 Paesi: Albania, Argentina, Austria, Bangladesh, Canada, Cina, Danimarca, Egitto, Francia, Georgia, Germania, Grecia, India, Italia, Islanda, Israele, Macedonia, Norvegia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Palestina, Polonia, Principato di Monaco, Regno Unito, Siria, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia e Turchia. Altra grande novità dell’Ibf le due Fellowship che già domani, 9 maggio, alla Scuola Holden faranno incontrare venti operatori internazionali provenienti dal mondo editoriale e venti dal mondo audiovisivo con quattro nomi chiave del settore editoria e del settore media. 

LA SERATA INTRODUTTIVA ALLE OGR E L’INAUGURAZIONE AL LINGOTTO
Il 31° Salone apre i suoi battenti la mattina di giovedì 10 maggio, ma già la sera di mercoledì 9 è in programma, come da consuetudine, l’evento di pre-inaugurazione. Quest’anno si tiene alle Ogr, lo storico complesso di archeologia industriale recuperato e rilanciato come spazio artistico e culturale dalla Fondazione Crt. Aprirà le danze alle 19.30 (con replica alle 20.00 e alle 20.30) un reading a ingresso libero di Paolo Cognetti. Il più recente Premio Strega inaugurerà la Mostra sulle cinque domande che quest’anno contrassegnano l’edizione all’insegna del tema “Un giorno, tutto questo”: “Chi voglio essere?”; “Perché mi serve un nemico?”; “A chi appartiene il mondo?”; “Dove mi portano spiritualità e scienza?”; “Che cosa voglio dall’arte: libertà o rivoluzione?”. 
È stato chiesto, attraverso cinque domande, ad alcune delle menti più brillanti sparse in giro per il pianeta – e dunque a tanti scrittori, scienziati, economisti, filosofi, registi, disegnatori, artisti, musicisti… – di riflettere sul mondo in cui viviamo e sul mondo che ci aspetta e la cui forma dipenderà evidentemente anche da noi, perché il futuro non è scritto. Le tantissime risposte arrivate, così diverse tra di loro, hanno dato vita a un grandioso mosaico, a un concerto di voci, a una ricchissima costellazione osservando la quale si può riuscire forse a capire qualcosa in più sul mondo e sul tempo nel quale ci troviamo a vivere. Le risposte animeranno una mostra nel Duomo delle Ogr aperta dal 9 al 20 maggio. Una decina di contributi diventeranno podcast audio grazie alla collaborazione con Audible (www.audible.it), che affiderà alla voce dei suoi narratori professionisti la lettura di alcune risposte. Oltre che in mostra, i file potranno essere ascoltati sul sito www.5domande.it e sul sito di Audible Italia.
La stessa sera, sempre alle Ogr, subito dopo l’inaugurazione della mostra, è in programma una lettura-spettacolo inedita di Fabrizio Gifuni dedicata ad Aldo Moro. Il 9 maggio 2018 cadono i quarant’anni precisi dall’assassinio di Moro. Perché ancora oggi si parla di lui in modo così intenso nel dibattito pubblico? Non solo perché rappresenta un cadavere insepolto della nostra storia repubblicana, ma perché nei 55 giorni del suo sequestro si consumò anche una lotta tra le parole: quelle dei comunicati dei brigatisti, le dichiarazioni della politica, le lettere di Moro, che insieme al suo memoriale costituiscono un testo unico per leggere il senso non solo della nostra storia recente ma anche della nostra identità.
Fabrizio Gifuni con la consulenza di Miguel Gotor, che di Moro ha curato l’epistolario per Einaudi, e la collaborazione di Christian Raimo riporta in vita quei testi, lasciandosi accompagnare anche da molti autori che ci sono soffermati a leggerlo: da Leonardo Sciascia a Marco Belpoliti a Umberto Eco. Ringraziamo Fabrizio Gifuni e la Regione Puglia che sostiene questo bellissimo progetto. 
L’inaugurazione del Salone in Sala Gialla del Lingotto nella mattinata di giovedì 10 maggio si apre con una lectio magistralis di Javier Cercas sull’Europa. Uno dei più importanti scrittori contemporanei proverà a raccontarci cos’è, e cosa potrebbe essere il nostro continente: “Se mi vedessi costretto a rispondere con una sola frase a questa domanda, probabilmente la cosa più onesta sarebbe riprendere ciò che dice Sant’Agostino, nelle sue Confessioni, all’inizio di una sensazionale riflessione sulla natura del tempo: Se nessuno mi domanda cos’è l’Europa, lo so; però, se voglio spiegarlo a chi me lo domanda, non lo so”. Queste sono le mosse da cui parte Cercas per una straordinaria riflessione sul nostro continente scritta ad hoc per il Salone Internazionale del Libro.

IL PROGRAMMA, GLI AUTORI, I LAST MINUTE
Grazie alla Nave di Teseo, Andrew Sean Greer, nuovo Premio Pulitzer con Less, sarà al Salone 2018. Ma intanto giovedì 10 ci sarà una grande lezione sul futuro che ci aspetta da un maestro come Michelangelo Pistoletto. Avremo Alessandro D’Avenia che incontrerà i suoi tantissimi lettori, molti dei quali studenti. Ci sarà un altro maestro (questa volta del cinema) come il Premio Oscar Giuseppe Tornatore, che ci parlerà di un grandioso progetto cinematografico diventato adesso un libro. E Petros Markaris, che dalla Grecia verrà a parlarci della sua idea di letteratura e dei suoi libri.
Sono tanti gli scrittori stranieri che quest’anno arriveranno a Torino un po’ da tutto il mondo. Al Salone ci sarà il Premio Strega Europeo: i finalisti presenteranno i loro libri e domenica ci sarà la premiazione. E chi sono i finalisti e dunque gli scrittori europei che saranno al Salone? Lo spagnolo Fernando Aramburu, autore di Patria, uno dei più importanti romanzi di questi ultimi anni per chi voglia capire qualcosa in più della Spagna e dell’Europa; l’islandese Auður Ava Ólafsdóttir, autrice di Hotel Silence, eletto libro dell’anno dai librai islandesi, uno dei romanzi più poetici e delicati dell’anno; la belga Lize Spit, autrice di Si scioglie, vincitore già di molti premi per il miglior debutto in lingua neederlandese; l’irlandese Lisa McInerney, che con un romanzo ruvido e vitale ha contribuito a lanciare una sorta di new wave della letteratura irlandese contemporanea; e infine lo scrittore francese Oliver Guez, che con La scomparsa di Josef Mengele ha scritto un romanzo che sta riscuotendo successo e sollevando dibattiti un po’ ovunque.
Dal momento che stiamo parlando di letteratura straniera, ecco qualche altro nome. Già si sa che il Premio Nobel per la letteratura Herta Müller sarà a Torino grazie al Premio Mondello, che da anni collabora con il Salone stringendo un meraviglioso rapporto tra due capitali della cultura come Palermo – che quest’anno è fra l’altro Capitale italiana della cultura – e Torino, e che ogni anno porta al Salone il meglio della lettura internazionale. 
Un altro grande campione della letteratura mondiale ha scelto Torino e il Salone per presentare il suo prossimo libro in uscita tra poche settimane. Un nome leggendario. L’uomo sentimentale. Il tuo volto domani. Tutte le anime. Nera schiena del tempo. Un cuore così bianco. Domani nella battaglia pensa a me. E adesso Berta Isla. Javier Marías sarà alla 31° edizione del Salone di Torino.
Un altro autore, questa volta italiano, è davvero un amico del Salone e un affezionato frequentatore della città. Si tratta di Roberto Saviano, che, grazie a Sky, parlerà di come funziona la testa e il cuore di uno scrittore quando lavora – come Roberto sta facendo – per le serie Tv.
Sempre Sky porterà al Salone Niccolò Ammaniti, che ha firmato la sua prima serie televisiva, Il miracolo, che potrete vedere nei giorni del Salone al Cinema Massimo grazie alla collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema. Il giorno stesso Ammaniti sarà al Lingotto per un incontro nella sezione gestita da Francesco Pacifico, per raccontare come l’autore di Io non ho paura, di Anna e di Io e te sia diventato anche l’autore del Miracolo.
E a proposito di scrittori che hanno lavorato o lavorano per il cinema. Dal Messico arriverà Guillermo Arriaga, che con Il selvaggio ha scritto un memorabile romanzo e che per il cinema come sceneggiatore ha scritto film come Amores Perros e 21 grammi. E che ha vinto anche una Palma d’Oro per la miglior sceneggiatura.
Dall’Irlanda arriva uno scrittore del calibro di Roddie Doyle, che conosciamo per romanzi come Smile o Due sulla strada. È autore di sceneggiature cinematografiche, nonché di un romanzo che è diventato un film di culto come The Commitments. Roddie Doyle sarà uno dei grandi personaggi che animeranno il Bookstock Village.
Sempre all’insegna del cinema avremo l’incontro che tanti stanno aspettando, tra un grande maestro del cinema internazionale come Bernardo Bertolucci e un giovane maestro del cinema internazionale come Luca Guadagnino. Al Lingotto i due dialogheranno tra di loro sabato 12. Lo stesso giorno alla Mole Antonelliana, sempre grazie al Museo Nazionale del Cinema, ci sarà la proiezione dei bertolucciani Partner e The Dreamers. Così come il giorno dopo, sempre al Massimo, sarà proiettato Bertolucci on Bertolucci di Luca Guadagnino e Walter Fasano. E, visto che del cinquantennale del ‘68 si parlerà al Salone, si vedrà anche In cerca del ‘68 con cui il fratello, Giuseppe Bertolucci, nel 1996 a distanza di anni provava a fare i conti con quel fenomeno.

LA FRANCIA, PAESE OSPITE
Già si è detto che il Paese Ospite 2018 è la Francia. Maggio francese è il titolo della sezione dedicata e con la quale arriva a Torino uno dei più grandi pensatori degli ultimi decenni come Edgar Morin, che verrà proprio a parlare di un suo libro in uscita sul Sessantotto. Così come dalla Francia viene una giovane maestra della letteratura contemporanea come Maylis De Kerangal.
Chi ha letto libri meravigliosi come Nascita di un ponte o Riparare i viventi sa di cosa si parla: ora esce in Italia per la prima volta Corniche Kennedy e De Kerangal sarà a Torino per parlarne. Così come dalla Svizzera francofona ci sarà Joël Dicker, l’autore de La verità sul caso Harry Quebert, che esce con il suo nuovo romanzo La scomparsa di Stephanie Meyer proprio il 10 maggio.
Dalla Francia autori come Veronique Olmi, Eric-Emmanuel Schmitt, Bruno Latour, Tristan Garcia, Oliver Guez, Delphine De Vigan… E visto che questa edizione del Salone è tutta rivolta al futuro, sempre dalla Francia arriverà uno scrittore che ha provato a immaginarlo in modo vertiginoso: Antoine Volodine.

GRANDI AUTORI DAL MONDO
Tanti scrittori da tutto il mondo quest’anno si danno appuntamento a Torino. Ad esempio, dalla Spagna una delle scrittrici più amate nel nostro Paese, tant’è vero che il suo ultimo libro ha esordito direttamente al primo posto nelle classifiche italiane: Alicia Giménez Bartlett verrà ancora una volta a raccontarsi al Salone. O dal Messico Paco Ignacio Taibo II, che è un altro affezionato frequentatore del Lingotto. Dall’Inghilterra Michael Brooks, uno dei più importanti divulgatori scientifici di levatura internazionale.
Dalla Russia, Eduard Limonov. Leggendario scrittore, attivista, personaggio letterario grazie al celebre romanzo di Emmanuel Carrère, riottenuto il passaporto tornerà in Europa dopo oltre vent’anni e per la prima volta presenterà a Torino la sua autobiografia. Dalla Bosnia, Diana Bosnjak, autrice di Da Sarajevo con amore, un toccante diario dell’assedio della città durante la guerra civile.
E ancora dalla Svezia, Björn Larsson, l’autore de La vera storia del pirata Long John Silver, che ripercorrerà la sua lunga carriera letteraria e il suo amore per certi personaggi letterari: soprattutto quelli molto ambigui e controversi che ne spesso ne sono il sale.

GLI OMAGGI DEL SALONE: DA D.F. WALLACE ALL’HORROR DI VILLA DIODATI
Il Salone dedica sempre un momento di ricordo e rilettura a grandi scrittori meritevoli di essere riscoperti nella loro grandezza e attualità. Così l’omaggio a Romain Gary, curato da Marco Missiroli. Il ricordo di David Foster Wallace a dieci anni dalla scomparsa, curato da Giordano Meacci e Christian Raimo. L’omaggio a Anna Maria Ortese, curato da Valeria Parrella. Quello a Malcolm Lowry, l’autore di un capolavoro come Sotto il vulcano, ritradotto quest’anno per Feltrinelli da Marco Rossari, omaggio a cura di Giordano Meacci. Quello al grande pensatore e filosofo radicale inglese Mark Fisher, che in maniera davvero acutissima si è interrogato sul funzionamento del capitalismo avanzato, e sulle sue ricadute sulle nostre abitudini e comportamenti. Cosa che ha fatto uno scrittore come Walter Siti in un suo libro recente, davvero illuminante per capire il tempo in cui stiamo vivendo, Pagare o non pagare: Siti sarà ovviamente al Salone.
Ci sarà una grande serata, curata da Loredana Lipperini, dedicata a Game of Thrones. Game of Thrones intesa come la serie di libri di George R.R. Martin, e Game of Thrones intesa come la serie televisiva che davvero in questi ultimi anni ha mietuto successi e sparso appassionati ovunque. Tanti a raccontare Game of Thrones, tra cui Michela Murgia, Rosa Polacco, Vanni Santoni, i doppiatori italiani della serie e un’incursione a sorpresa architettata da Lucca Comics&Games.
Si parla di letteratura fantastica. A 200 anni da Frankenstein di Mary Shelley, verrà riproposto l’esperimento di Villa Diodati, da cui nacque il libro di Mary Shelley, rinchiudendo quattro giovani scrittori in una dimora torinese affascinante e piena di storia come la Casa del Pingone e affidando loro il compito di uscirne con un racconto di fantasmi che verrà letto poi al Salone e diffuso da Rai Radio3, di cui ringraziamo il direttore Marino Sinibaldi.

SOLO NOI STESSE
Con Solo noi stesse, la sezione sul pensiero femminile curata da Loredana Lipperini e Valeria Parrella, non si potrà non parlare naturalmente del #metoo, in un incontro che unirà scrittrici e intellettuali italiane e straniere come Alice Sebold.
Sempre in chiave di pensiero femminile la tematica proposta da Un’antologia per il nuovo millennio, a cura di Valeria Parrella: nelle antologie oggi più adottate dalle scuole medie italiane per ogni autrice donna ci sono sei autori maschi. È arrivato il momento di far leggere ai nostri ragazzi Alda Merini, Patrizia Cavalli, Irène Némirovsky, Alice Munro. Assieme alle insegnanti torinesi, a Bookpride e agli editori di scolastica, sabato 12 dal Bookstock Village uscirà l’indice di una nuova antologia che sia degna del nuovo millennio.

QUANDO IL MITO LEGGE IL GIORNALE
Il mito legge il giornale è la nuova striscia quotidiana del Salone per parlare della cronaca e dell’attualità in chiave classica. Ogni giorno esperti indiscussi come Eva Cantarella, Matteo Nucci, Marcello Fois e Sergio Claudio Perroni ci racconteranno temi come le migrazioni, la rivoluzione digitale, il femminicidio – solo apparentemente peculiarità scottanti del nostro tempo – svelandocene la loro carica archetipica e intrecciandoli con l’Iliade, l’Odissea, le tragedie greche le Metamorfosi di Ovidio.

PROGETTI TEMATICI, FORMAT, DUETTI E PREMI LETTERARI
Si parlerà molto di scienza e nuove tecnologie nelle sezioni curate da Giorgio Gianotto. Saranno con noi Gino Roncaglia, Edoardo Bonincelli, Piergiorgio Odifreddi, Roberto Burioni, Mario Tozzi e tanti altri. Avremo anche quest’anno Prospettive digitali, che stavolta si concentrerà sulle riviste culturali on line e sul modo in cui stanno cambiando lo scenario dell’informazione e della divulgazione culturale nel nostro Paese.
Durante il Salone ricorreranno i 40 anni della Legge Basaglia, che entrò in vigore il 13 maggio del 1978. Ci saranno diversi incontri sul tema. Grazie alle Editrice Missionaria Italiane avremo Grégoire Ahongbonon, il “Basaglia d’Africa” che in 25 anni di lavoro ha accolto e liberato dalle catene oltre 60mila malati psichici africani. Di lui hanno parlato lungamente il New York Times, la Bbc e molti media stranieri.
Ci sarà nuovamente il Superfestival, ideato da Marco Cassini e Gianmario Pilo, con cui ogni anno a Torino si danno appuntamento decine e decine di festival culturali sparsi in giro per l’Italia, in modo che il Salone sia anche la loro casa comune.
Durante i giorni del Salone il Castello di Rivoli accoglierà nei suoi splendidi spazi numerosi operatori italiani e stranieri. Perché il Salone è anche un modo per far conoscere Torino a una platea internazionale qualificatissima, come un Nobel o un Pulitzer, candidata naturale a diventarne testimonial di valenza mondiale.
Terzo anno per il format Anime Arabe, curato da Paola Caridi e Lucia Sorbera, che prenderà le mosse dai 40 anni dalla pubblicazione di un libro fondamentale come Orientalismo di Eduard Said chiedendosi, attraverso i cambiamenti che ci sono stati in questi anni, come sono cambiati i rapporti tra noi e il vicino Oriente. Così come si rifletterà sui cinquant’anni del conflitto israelopalestinese. Sul tema, la Fondazione Merz proporrà un evento speciale per il Salone Off: dal 10 al 14 maggio, le fotografie da Beirut di Armando Perna occuperanno alcuni locali pubblici della multietnica Porta Palazzo: un percorso che culminerà domenica 13 con la conversazione tra Paola Caridi e Reem Fadda della Fondazione Guggenheim.
Per la prima volta al Salone ci saranno i genitori di Giulio Regeni che, coordinati da Marino Sinibaldi e assistiti dai loro legali, e grazie al Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo, ci verranno a raccontare a che punto è uno dei casi internazionali più clamorosi e dolorosi degli ultimi anni.
Giuseppe Culicchia sta portando ovunque la sua meravigliosa Festa Mobile, in giro per Torino e per l’Italia. Il viaggio di Festa Mobile comincia fuori Torino, con gli incontri nelle biblioteche di mezza Italia, da Palermo a Foggia, da Scampia a Amatrice, a Roma a Pistoia, da Bologna a Parma a Spinea (Venezia) a Pavia, e così via…
E poi le letture a Torino, fuori e dentro il Lingotto, con grandi autori italiani e stranieri che leggeranno dai libri che amano: Ernesto Ferrero, ad esempio, e poi Chiara Valerio, Enrico Remmert, Marco Santagata, Sergio Luzzatto, Pino Corrias, Carlo Carabba, Paolo Nori, Luca Beatrice, Sandra Petrignani, Dacia Maraini, Dario Voltolini, Nadia Fusini, Giancarlo De Cataldo, Fabio Genovesi, Fabio Soriga, Maurizio De Giovanni, Luca Mercalli, Antonio Pascale, Giuseppe Genna e tanti altri…
C’è naturalmente anche quest’anno L’Autore Invisibile, un’altra delle sezioni che fanno del Salone del Libro una meravigliosa eccezione culturale a livello internazionale. L’Autore Invisibile è lo spazio dedicato alla traduzione, curato da una delle più importanti traduttrici italiane: Ilide Carmignani. Grandi lezioni sulla traduzione, e poi autori stranieri e traduttori a confronto. Così Antoine Volodine discute con Anna D’Elia, Maylis De Kerangal con Maria Baiocchi, Fernando Aramburu e Guillermo Arriaga con Bruno Arpaia. Segnaliamo poi gli incontri sulla nuova, attesa traduzione del Signore degli anelli di Tolkien realizzata da Ottavio Fatica per Bompiani, e così via. A proposito di incontri. Il Salone favorisce grandi incontri d’autore. Oltre quello fra Bernardo Bertolucci e Luca Guadagnino, c’è quello fra Paolo Giordano, il cui nuovo romanzo Divorare il cielo uscirà pochi giorni prima del Salone, che per la sua prima uscita pubblica ne parlerà con Manuel Agnelli. E poi quello molto particolare – una conversazione su cibo e letteratura – tra Antonino Cannavacciuolo e Valeria Parrella.
Ci sarà una grandissima protagonista del teatro italiano, co-fondatrice della Societas Raffaello Sanzio e figura enorme del teatro di ricerca: Chiara Guidi, che verrà a parlarci del suo lavoro sulla voce.
È molto forte il legame fra il Salone di Torino e la Buchmesse di Francoforte che, insieme al Goethe Institut, aiuta per la presenza degli autori tedeschi al Salone e una cui importante delegazione sarà al Salone per parlare dell’Italia paese ospite della Buchmesse nel 2023.
Chiacchiere di Bottega è la nuova sezione a cura di Francesco Pacifico in cui gli scrittori racconteranno il “dietro le quinte” dei loro libri più importanti: come li hanno scritti, quando, in che condizioni… Insomma, i segreti che ogni vera bottega di artigiano o artista da sempre nasconde e custodisce.

GLI AMATISSIMI DEL SALONE
Michela Murgia e Marcello Fois saranno al Lingotto e saranno al Salone Off per uno spettacolo su Grazia Deledda: Quasi Grazia. Diego De Silva parlerà del suo nuovo libro con Luciana Littizzetto. Dalla Colombia arriva Santiago Gamboa, tra i più importanti innovatori della letteratura sudamericana, e dalla Spagna David Trueba.
Avremo Andrea Marcolongo, in dialogo con Alessandro D’Avenia. Ci sarà Gabriella Caramore, che tanti di noi conoscono come conduttrice di una delle più fortunate trasmissioni su religione e dialogo interreligioso mai andata in onda, e cioè Uomini e profeti.
Ci sarà Dori Ghezzi, che verrà a parlare con Francesca Serafini del libro su Fabrizio De André (Lui, io, noi) uscito da poco per Einaudi. Dori Ghezzi sarà con la coautrice del libro, Francesca Serafini, e con Gabriele Salvatores, Roberto Vecchioni, Valentina Bellé. 
Ci sarà Corrado Augias, per una lectio molto importante sui settant’anni della nostra Costituzione. Avremo con noi Dacia Maraini, in più di un incontro. C’è il progetto La Frontiera, un’idea del compianto Alessandro Leogrande, curato da Elena Stancanelli e realizzato insieme a Rai Radio3, Laterza e Robinson di Repubblica. Così come un omaggio a Leogrande sarà reso dalla casa editrice Feltrinelli, che ha raccolto i suoi scritti su Taranto: il libro uscirà per il Salone.
Avremo Goffredo Fofi. Daria Bignardi con il suo ultimo romanzo, Storia della mia ansia. Alessandro Piperno, per raccontare i classici della letteratura francese.
E ci sarà un bellissimo omaggio a Simone Weil: è uscito un libro (bellissimo) in cui si documenta il rapporto tra Simon e André Weil, due fratelli geniali. E ancora Nina Brochmann e Ellen Stokken Dahl, Andrea Carandini, Riccardo Falcinelli, Carlo Ossola, Helena Janeczek, Mirko Zylhay, Vanni Santoni, Vauro, Licia Troisi, Enrico Deaglio, dagli Stati Uniti Ben Marcus, Massimo Recalcati, Gustavo Zagrebelsky. Avremo Alan Friedman che parlerà dell’economia italiana, Vittorio Sgarbi che parlerà di arte come Philippe Daverio, Enzo Bianchi, Vito Mancuso, Giuseppe Montesano, Fortunato Cerlino, Nadia Fusini, Luciano Canfora, Bruno Gambarotta, Serena Dandini, Paolo Mieli, Lucia Annunziata, Piero Fassino, Giovanni Floris, Marco Travaglio, Laura Morante, Gian Carlo Caselli, Francesco Profumo, Paolo Zellini, Andrea Vitali, Ilvo Diamanti e Ferruccio De Bortoli…
E poi avremo Stefano Massini. Uno dei più importanti uomini di teatro d’Italia, uno dei più riconosciuti e celebrati all’estero negli ultimi anni. Il suo libro più recente è una rilettura dell’Interpretazione dei sogni di Sigmund Freud. Al Salone Massini metterà un intero Paese (l’Italia) sul lettino dello psicanalista, riportandoci al 1978 e al caso Moro. Qual era il libro più acquistato in Italia durante il sequestro Moro? Era il libro di uno psicanalista: Essere o avere di Erich Fromm. Partendo le mosse da questa considerazione, Massini proverà a esplorare insieme a noi l’inconscio collettivo dell’Italia in quel periodo così complicato e drammatico della nostra vita repubblicana.
Ci sarà molto spazio per i fumetti e le graphic novel. Avremo gli autori di Lucca Comics&Games, Manuele Fior che ha realizzato il manifesto di questa edizione, Alessandro Baronciani, Davide Toffolo. Un omaggio ad Andrea Pazienza a trent’anni dalla sua scomparsa. E sarà di nuovo a Torino, perché sta per uscire il suo nuovo libro, Zerocalcare.
Torneranno i librai americani indipendenti nella sezione Booksellers without Brothers, un progetto bellissimo nato al Salone l’anno scorso che è diventato poi un progetto internazionale itinerante tra Europa e Stati Uniti.
Ci saranno degli importanti incontri sul mondo editoriale, in cui sono determinanti gli Amici del Salone, incontri organizzati da Odei, dal Forum del Libro (che ringraziamo nella persona del suo presidente Giovanni Solimine), e poi un incontro molto importante sui dati attinenti alla vendita dei libri e alla diffusione della lettura nel nostro paese: come leggerli, come interpretarli, anche perché non di rado sono diversi a seconda delle fonti.
Anche quest’anno si conferma Music&Books, lo spazio dedicato alla musica all’editoria musicale in collaborazione con Egea Music, curato da Pierumberto Ferrero. Al suo interno si potranno trovare tutte le nuove uscite discografiche e le novità editoriali legate alla musica, con uno spazio importante dedicato ai vinili. Molti nomi della musica italiana verranno ad animare lo spazio: da Alessio Bertallot a Mario Luzzatto Fegiz, da Massimo Zamboni ai Quintorigo e così via…
E ad accendere le sere e le notti di Torino durante il Salone ci sarà ovviamente il Salone Off.

BOOKSTOCK VILLAGE, IL SALONE DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI

Tema del Salone 2018 è il futuro con le sue grandi incognite. E chi meglio dei bambini e dei ragazzi, che nel futuro ci vivranno, può farsi carico della suggestione “Un giorno, tutto questo?”. Il Bookstock Village è il padiglione del Salone Internazionale del Libro interamente dedicato ai giovani lettori e realizzato con il sostegno fondamentale della Compagnia di San Paolo. Da quasi vent’anni l’allestimento degli spazi del Padiglione del Lingotto è affidato al Dipartimento educazione del Museo d’arte contemporanea del Castello di Rivoli, che sfrutterà anche quest’anno la tavolozza dell’immaginazione per dare vita a nuove visioni del futuro.
Novità di quest’anno è lo spazio di TopolinoLab, un laboratorio curato dalla rivista Topolino, con scuola di disegno aperta alle famiglie, dove i partecipanti potranno scoprire i segreti del fumetto per realizzare un maxi giornale tematizzato, per il quale gli alunni saranno giornalisti, disegnatori, creativi, grafici. Il Laboratorio Nati per Leggere, dedicato ai bambini dagli 0 ai 6 anni quest’anno ospiterà in apertura Nicoletta Costa e il suo Giulio Coniglio, e tante storie per i lettori di domani curate da Iter – laboratorio di lettura e dalle Biblioteche Civiche Torinesi. Appuntamento speciale, l’incontro curato dal Dipartimento Educazione di Cinecittà su un lavoro di Leo Lionni realizzato per la Rai.

(com.unica, 9 maggio 2018)