La scuola, sottoposta continuamente a riforme dall’alto, ha in realtà bisogno di strumenti pratici e concreti, per valorizzare le proprie risorse e per adeguarsi ai cambiamenti in corso. Per accompagnare questo cambiamento dal basso e per fornire un sostegno agli insegnanti, la casa editrice Loescher di Torino ha scelto di portare in Italia un progetto che ha già avuto un grande successo di critica e di pubblico in tutto il mondo: Teach Like a Champion62 tecniche per un insegnamento di successo di Doug Lemov. Il volume è stato presentato mercoledì 21 febbraio nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Perugia dal professor Federico Batini, docente di pedagogia sperimentale, da Simone Giusti, insegnante e formatore, e da Alessandra Nesti, coordinatrice redazionale della rivista “La Ricerca” (Loescher) e traduttrice del volume.

Secondo il «Guardian» “le idee di Doug Lemov stanno già cambiando l’educazione”, poiché stanno riuscendo ad affermare un principio tanto semplice da risultare quasi banale, ovvero che “insegnanti non si nasce, si diventa”. Non è una questione di “vocazione” o di “passione”, come a volte ci racconta il cinema o la letteratura, ma – questo è il punto di partenza del lungo lavoro di Lemov – è tutta una questione di “arte”: una capacità di agire e di produrre cambiamento basata su regole, tecniche e procedimenti, messi a punto grazie alla condivisione di pratiche e applicati per ottenere determinati risultati. Il lavoro condotto da Lemov negli anni consiste dunque nell’aver individuato e studiato le pratiche degli insegnanti migliori, i “campioni”, quelli i cui studenti portavano a termine le scuole, avevano punteggi alti alle prove nazionali, proseguivano gli studi fino all’università. E tutto questo indipendentemente dalla situazione di partenza. Anzi, è bene chiarire che Lemov ha cominciato il suo lavoro di ricerca proprio nelle scuole che accoglievano gli alunni più svantaggiati dal punto di vista sociale ed economico, e ha successivamente contribuito a fondare, negli Stati Uniti, le Uncommon Schools: una rete di scuole pubbliche non profit per studenti provenienti da famiglie a basso reddito, il cui scopo principale è colmare il divario di apprendimento dovuto al contesto sociale e preparare gli studenti a entrare al college.

“Ogni giorno e in ogni quartiere in cui si è persa ogni speranza, – scrive Doug Lemov nel suo libro – ci sono insegnanti che, senza troppa pubblicità, prendono studenti che secondo altri ‘non riescono’ – non riescono a leggere la grande letteratura, non riescono in algebra o nel calcolo, non riescono e non vogliono imparare – e li trasformano in studenti che ce la fanno”. E così Lemov è andato a trovare questi insegnanti, li ha intervistati, li ha osservati e filmati, poi ha tradotto il tutto in forma di tecniche di insegnamento, ovvero dei suggerimenti specifici, concreti e fattibili. Le tecniche, che sono delle azioni che possono essere migliorate con l’esercizio, sono sempre supportate da esempi: racconti, descrizioni di video, trascrizioni di dialoghi e, ovviamente, i video degli insegnanti mentre lavorano nelle classi. Visto il successo internazionale della prima edizione, Lemov ha ricevuto dagli insegnanti che avevano usato il suo libro ulteriori consigli e suggerimenti, è andato nelle scuole a fare formazione e a filmare altri insegnanti, e così ha prodotto una seconda edizione, ampliata e corretta: Teach Like a Champion 2.0, quella tradotta da Loescher, che tiene conto delle osservazioni e dei miglioramenti degli insegnanti che hanno usato la prima edizione del libro.

Le 62 tecniche illustrate nel libro prevedono l’uso razionale e efficace di alcune risorse fondamentali a disposizione dell’insegnante, come il tempo, gli spazi, gli arredi, i quaderni, i libri, i fogli, e, soprattutto, il linguaggio, fatto di parole e di gesti quotidiani che hanno un impatto enorme sugli studenti. In questo senso, Teach Like a Champion è un libro profondamente umanista, che rimette al centro dell’insegnamento di tutte le discipline l’ascolto reciproco, l’interazione, il dialogo, la lettura e la scrittura.

(com.unica, 27 febbraio 2018)