La Cnn riferisce che le forze speciali hanno fatto irruzione nel locale di Dacca, in Bangladesh, attaccato ieri sera da un commando di miliziani jihadisti. Testimoni parlano di diverse esplosioni e di oltre 100 agenti in azione. Sei terroristi sarebbero stati uccisi. 

C’è il Califfo dietro l’attentato, ormai non ci sono dubbi: l’Isis lo ha subito rivendicato postando sui propri social network le foto delle vittime all’interno del locale. Il bilancio provvisorio è di oltre 20 morti e più di 40 feriti. Tra gli ostaggi presi dal commando anche 7 italiani. Repubblica ha raccolto la testimonianza di un sopravvissuto, Diego Rossini, un cuoco argentino di origine italiana: “Gli assalitori sono arrivati con sacchetti contenenti esplosivi, bombe e granate” ha detto Rossini, che ha poi aggiunto: “Uno degli aggressori mi ha sparato, ma non mi ha colpito. Non so quante persone hanno ucciso”. 

Sembra chiaro che l’obiettivo dei terroristi fossero gli stranieri. L’assalto è avvenuto nel quartiere diplomatico della città. Nella zona dove, nel settembre scorso, venne ucciso il cooperante italiano Cesare Tavella. Omicidio che, scrive Guido Olimpio sul Corriere, ha segnato il “salto di qualità” del fondamentalismo islamico in Bangladesh. 

(com.unica, 2 luglio 2016)