È salito a 72 morti e 320 feriti il bilancio della strage compiuta ieri in un quartiere residenziale di Lahore, in Pakistan, in un parco affollato di famiglie e di bambini che stavano celebrando la Pasqua cristiana.

Secondo la polizia la potentissima esplosione è stata provocata da un kamikaze che si sarebbe fatto esplodere nei pressi di un ingresso mentre la folla stava per uscire. Sono state trovate delle sfere di cuscinetto usate per aumentare la potenza letale della bomba. Il canale televisivo Dawn Tv ha riportato che l’attentato è stato rivendicato dal gruppo talebano Jamatul Ahrar. “L’obiettivo erano i cristiani, abbiamo voluto mandare un messaggio al Primo ministro Nawaz Sharif: siamo entrati a Lahore”, ha detto il portavoce della fazione, Ehsanullah Ehsan.

Tra i tanti che si sono espressi per condannare il massacro anche la giovane premio Nobel per la pace pakistana Malala Yousafzai. “Sono sconvolta da un crimine insensato – ha scritto la ragazza – che ha colpito gente innocente”. La condanna del Vaticano è arrivata attraverso un comunicato del portavoce padre Federico Lombardi: “l’attentato getta un’ombra angosciante sulla festività di Pasqua” e colpisce con “una violenza fanatica” i “membri delle minoranze cristiane”.

(com.unica, 28 marzo 2016)