In questi ultimi anni i media non hanno mai mancato di sottolineare le notevoli opportunità offerte dal web in ogni campo, ma raramente sono state evidenziate in maniera corretta le insidie (soprattutto per i più giovani) legate a uno strumento così potente. È per questo che nella giornata di oggi, in oltre 100 paesi del mondo, tra cui il nostro, è stata organizzata la Safer Internet Day, giornata mondiale per la sicurezza in Rete, istituita e promossa dalla Commissione europea.

In Italia la Safer Internet Day si svolge al Teatro Palladium di Roma e al Piccolo Teatro Strehler di Milano ma sono numerose le manifestazioni ad esso collegate in programma nelle maggiori città. Alla Camera dei Deputati, per citarne una particolarmente significativa, l’associazione SOS Telefono Azzurro Onlus ha invitato a dibattere esperti ed esponenti politici sul tema “Sicurezza della rete e internet governance: il ruolo delle Istituzioni e della società civile nella protezione dei bambini e degli adolescenti”.

Moltissime le scuole coinvolte nel corso della giornata. Di grande interesse l’iniziativa promossa dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, che ha organizzato un workshop sul tema del cyberbullismo nelle scuole di 100 capoluoghi di provincia italiani. Con lo slogan “Play your part for a better internet” ovvero “Gioca la tua parte per un internet migliore” ci si prefigge lo scopo di diffondere una maggiore consapevolezza, anche tra gli adulti, sui rischi connessi a un utilizzo improprio della rete e su come difendersi dai pericoli e dalle nuove forme di criminalità che avanzano di pari passo con la sempre maggiore diffusione del web: dallo stalking alle estorsioni, dalle frodi finanziarie al bullismo, dalla pedofilia al furto di dati e identità, dalla violazione della privacy fino al terrorismo che, come abbiamo potuto riscontrare di recente con l’Isis, arriva a fare proseliti online tra le persone più insospettabili.
“Oggi i ragazzi vivono sempre più in rete – spiega Nunzia Ciardi, dirigente del compartimento della polizia postale delle comunicazioni di Roma. E in rete studiano, si conoscono, intrattengono relazioni, giocano, comprano e vendono, ascoltano musica e guardano video. A fronte di questa realtà è assolutamente indispensabile una corretta valutazione e un accettabile bilanciamento delle opportunità e dei rischi della rete. Prevenzione e formazione sono i mezzi che noi mettiamo a disposizione per far sì che i ragazzi imparino a navigare in sicurezza, Per esempio imparando a coniugare in modo efficace le sane dinamiche di relazione ed espressione di sé con la tutela della privacy propria e degli altri”.

(Sebastiano Catte, com.unica 9 febbraio 2016)