Il Museo ebraico di Venezia ha inaugurato domenica, 16 febbraio, la mostra “Sogno e Surreale” dell’artista Igor Skaletsky, che resterà aperta al pubblico fino al 17 maggio.
Il centro del periodo di tempo che il museo dedica a questa mostra sarà segnato dalla festa di Purim, festa gioiosa, dai molti e complessi significati, che tanto spazio lascia al gioco e alla fantasia e al travestimento, divenendone il fulcro.
Il giovane e già affermato artista israeliano grazie alla manipolazione di immagini trasporterà il visitatore in un altrove incantato, surreale, giocando con la liberazione dell’onirico, del fantastico e del magico che c’è in ognuno di noi.
L’artista, di origine russa, gioca liberamente con immagini facilmente riconoscibili della storia dell’arte e dell’alta cultura mescolandole ironicamente alle immagini tipiche delle riviste di moda. Le sue opere ci riportano ai modelli archetipi della nostra percezione e allo stesso tempo li distrugge sconvolgendo le abitudini visive creando un passaggio segreto nell’inconscio che ci porta a elaborazioni e interpretazioni funamboliche.
La tecnica del collage di Skaletsky, presa in prestito da artisti d’avanguardia degli anni ’20, e le sue opere caratterizzate dalla saturazione dei segni e dalla riconoscibilità delle immagini, dal mix di fotografia e pittura, dall’arte accademica mescolata con immagini moderne, sorprendono lo spettatore mettendolo in condizione di ri/trovare le proprie abitudini visive, scuotendone al contempo con leggerezza il subconscio.
La mostra è creata ed organizzata dal Museo Ebraico di Venezia, in collaborazione con Comunità ebraica di Venezia e Coopculture.
Igor Skaletsky è nato a Voronež nel 1978. Nel 1990 si è trasferito in Israele. Nel 2008, ha conseguito una laurea presso l’Accademia statale delle arti di Mosca. Mostre personali dell’artista si sono svolte a Mosca, Parigi e Tel Aviv. Igor Skaletsky ha partecipato a fiere d’arte a New York, Basilea, Parigi e Mosca. Questo illustratore freelance ha viaggiato nei punti caldi dell’arte contemporanea, tra cui Israele e Germania, per trovare la propria identità visiva. Il risultato di questo viaggio iniziatico è una tecnica unica, che combina il fotomontaggio digitale con vernice e vernice acrilica.
Il suo lavoro combina le tecniche tradizionali di pittura con la tecnologia moderna. Skaletsky trae ispirazione da opere d’arte iconiche e dando loro una personale interpretazione, creando l’immagine di un ibrido, separato da tempo, luogo e contesto.
Skaletsky combina simboli di religione, cultura pop, animali e immagini di tatuaggi destreggiandosi come un “giocoliere” tra le consuetudini visive e il subconscio dello spettatore; fornendo un’interpretazione intrigante di storie famose. Il piacere di Skaletsky è quello di creare occasioni di incontro – scontro tra i primi pittori olandesi e i maestri del Rinascimento italiano con top model e icone della cultura del tatuaggio alla moda. (