In occasione del settantunesimo anniversario della Repubblica italiana, si è svolto sulla piazza del Quirinale il cambio della Guardia solenne con lo schieramento del Reggimento Corazzieri e della Fanfara del IV Reggimento Carabinieri a cavallo. Oggi, alle 9,15, deposizione di una corona di alloro sulla Tomba del Milite ignoto; alle 10, ai Fori imperiali, “Rivista militare”; dalle 15 alle 19, ai Giardini del Quirinale, in concomitanza con l’apertura al pubblico, i complessi bandistici di Marina, Guardia di finanza, Polizia, Esercito, Aeronautica e Carabinieri eseguiranno brani da concerto.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato il trdizionale messaggio ai Prefetti d’Italia: “Nei diversi contesti territoriali, i Prefetti – si legge nella nota del Capo dello Stato – sono fortemente impegnati a garantire la coesione sociale e istituzionale e la sicurezza dei cittadini”, scrive il Capo dello Stato. “Il presidio e il buon andamento delle amministrazioni locali, preservandole da ingerenze criminali, è garanzia della dialettica democratica rispetto a possibili tentativi di intimidazione o condizionamento. Vanno riaffermati con forza i principi di uguaglianza e pari opportunità contro ogni discriminazione e per la difesa dei diritti delle donne, dei minori e delle persone svantaggiate”. “Le intollerabili piaghe del femminicidio, della violenza di genere, del bullismo – ha detto Mattarella – possono essere contrastate non soltanto attraverso l’impiego degli strumenti di prevenzione previsti per legge, ma anche con iniziative di educazione e sensibilizzazione per le quali è utile il coordinamento fra istituzioni e amministrazioni diverse. Gli eventi sismici che hanno colpito i territori dell’Italia centrale, aggravati dalle eccezionali avversità atmosferiche che si sono accanite su quelle popolazioni, hanno inferto una ferita al cuore del Paese, sollecitandoci a preservare al meglio l’assetto dei nostri territori e a mantenere vigile ed efficiente il sistema di protezione civile che vive dell’impegno sinergico di molteplici componenti, pubbliche e private”. La difficile gestione dell’emergenza sismica ha evidenziato – ha sottolineato Mattarella – la necessità che la collaborazione fra i livelli di governo sia sempre operosa e solidale e lo stesso spirito deve accompagnare le azioni volte alla ricostruzione di quelle aree: priorità nazionale che non può conoscere arretramenti”, aggiunge il Presidente.

Matatrella è poi passato ad affrontare un altro tema spinoso: quello dei migranti: “Nel soccorso e nell’accoglienza dei migranti, nonché nei complessi e indispensabili processi di integrazione, i Prefetti si prodigano nel favorire il dialogo con le comunità locali e, nell’ascolto reciproco, promuovere le condizioni di una convivenza serena e rispettosa della legalità e della dignità umana”. “Il bene della sicurezza, talvolta percepito come minacciato, appartiene a tutti, e tutti abbiamo il dovere di contribuirvi con comportamenti orientati alla legalità e all’interesse generale. L’attività svolta dalla Magistratura e dalle Forze di Polizia per contrastare i fenomeni delinquenziali va sostenuta, insieme con i Sindaci, –ha affermato il Capo dello Stato – da una rete di iniziative in grado di garantire la vivibilità dei luoghi e rimuovere i fattori di disagio ed esclusione sociale che possono favorire l’illegalità diffusa”.
“Alla serenità dei cittadini – si legge ancora nel messaggio – contribuisce la consapevolezza dell’elevato impegno profuso dagli apparati dello Stato per la lotta al terrorismo e per la sicurezza dei luoghi pubblici, anche attraverso attività coordinate di prevenzione e intelligence. Il contrasto alla criminalità organizzata, alla corruzione e al malaffare, che vede i Prefetti intervenire anche con gli strumenti di prevenzione amministrativa più avanzata, richiede un convinto coinvolgimento etico e culturale, in grado di contrastare elusione di regole e logiche di appartenenza”.

Infine i temi dell’economia e dell’occupazione: “Le azioni a difesa della legalità nelle attività economiche varranno anche a rafforzare la volontà di quegli imprenditori che, non rinunciando al loro futuro in Italia, contribuiscono alla ripresa economica e occupazionale del Paese”, ha concluso il Presidente Mattarella. “Con questi auspici, a voi Prefetti e a quanti con voi celebrano la Festa della Repubblica, rivolgo auguri di buon lavoro”.

(com.unica, 2 giugno 2017)