Fino al 22 gennaio 2017 esposti oltre 200 lavori del poliedrico genio olandese che con le sue opere ha colonizzato l’immaginario collettivo.

Incisore, intellettuale e matematico, Maurits Cornelis Escher (1898-1972), il poliedrico genio olandese che con la sua arte visionaria ha incantato anche grafici e scienziati, approda finalmente a Milano con una grande retrospettiva di oltre 200 opere. La mostra, promossa dal Comune di Milano – Cultura, è prodotta e organizzata da Palazzo Reale, Arthemisia Group e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, in collaborazione con la Escher Foundation, ed è curata da Marco Bussagli e Federico Giudiceandrea.

A Palazzo Reale sono esposti, fino al 22 gennaio 2017, tutti i capolavori di Escher, come Mano con sfera riflettenteRelatività (o Casa di scale)Metamorfosi e Belvedere, oltre a esperimenti scientifici, giochi e approfondimenti didattici che consentono ai visitatori di comprendere le invenzioni spiazzanti, le prospettive impossibili, gli universi apparentemente inconciliabili che si armonizzano in una dimensione artistica assolutamente originale.

Artista complesso, Escher attinge a piene mani ai vari linguaggi fondendoli in un nuovo intrigante percorso che costituisce un unicum nel panorama della storia dell’arte. A lui si deve l’ampliamento dell’immaginario di tutti coloro che hanno potuto entrare in contatto con i suoi lavori, in cui tutto è connesso: scienza, natura, rigore analitico e capacità contemplativa. L’arte di Escher non accusa dunque i segni del tempo, sebbene siano trascorsi quarantaquattro anni dalla scomparsa dell’artista, e le sue opere sembrano quasi il manifesto “pop” di quest’epoca dominata dalla tecnologia digitale. Anche per questo, la mostra approda a Milano dopo il grande successo delle mostre a lui dedicate a Roma, Bologna e Treviso, che hanno totalizzato 580.000 visitatori e scalato le classifiche delle esposizioni più amate e seguite dal pubblico.

Le oltre 200 opere sono suddivise in sei sezioni:1la formazione: l’Italia e l’ispirazione Art Noveau;

  1. dall’Alhambra alla tassellatura;

  2. superfici riflettenti e struttura dello spazio;

  3. metamorfosi;

  4. paradossi geometrici: dal foglio allo spazio;

  5. economia escheriana ed eschermania.

(Giovanna Napolitano/com.unica 3 luglio 2016)