La Camera dei Deputati ha votato la fiducia al governo guidato da Giorgia Meloni con 235 sì.  I voti contrari sono stati 154 e 5 gli astenuti; i deputati presenti erano 394, 389 i votanti, la maggioranza  fissata a quota 195. L’esito della votazione è stato accolto dall’applauso dei parlamentari della maggioranza.

Un’ora e dieci di discorso, trentaquattro minuti di replica, una presenza praticamente costante in aula. “Ringrazio tutte le forze politiche per aver ascoltato le linee programmatiche che l’esecutivo intende attuare per risollevare l’Italia. Domani sarò in Senato per un altro importante tassello. La rotta è tracciata: andiamo avanti”, twitta Meloni in serata.

“Io sono intervenuta molte volte in quest’Aula, come deputato, come ministro, come vicepresidente della Camera, eppure la solennità è tale che mai sono riuscita a intervenire senza provare un sentimento di emozione e profondo rispetto”, ha esordito la neo presidente del consiglio, per la quale quello della fiducia “è un momento fondamentale della nostra democrazia a cui mai dobbiamo assuefarci”.

Meloni ha voluto ringraziare il Presidente della Republica Sergio Mattarella, “che nel dare seguito all’indicazione espressa dagli italiani il 25 settembre scorso non ha voluto farmi mancare i suoi preziosi consigli”. Un “grazie” anche a Mario Draghi “che tanto a livello nazionale quanto a livello internazionale ha offerto tutta la sua disponibilità perché vi fosse un passaggio di consegno veloce e sereno. Così dovrebbe essere sempre, così è nelle grandi democrazie”. “La celerità era doverosa”, perché la situazione del Paese “non consente di perdere tempo e noi non intendiamo farlo”, ha affermato aggiunto nel suo intervento alla Camera, sottolineando che “noi oggi interrompiamo questa anomalia, dando vita un governo pienamente politico e rappresentativo della volontà popolare”.

Poi ha citato le donne che “hanno osato”, da Nilde Iotti, a Fallaci a Fabiola Gianotti.”Mai provato – ha assicurato – nessuna simpatia per regimi anti-democratici, fascismo compreso”, ha detto ancora. La pace fiscale e il taglio delle tasse sul lavoro, le semplificazioni per le imprese e il superamento della Legge Fornero, le misure per le famiglie e i giovani e il Sud, la tutela delle infrastrutture strategiche e del Made in Italy, la transizione green con un occhio all’economia: queste le misure immediate e gli obiettivi di legislatura nel manifesto economico di Meloni, in linea con l’emergenza energetica e le disponibilità di bilancio. La ‘Melonomics’ mette le imprese, le famiglie e i giovani in cima alle priorità e punta a una rivoluzione copernicana nel rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione dal quale nascerà un nuovo patto fiscale.

com.unica, 25 ottobre 2022