Le figure scelte dal Comitato dei Garanti dell’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano sono: Dag Hammarskjöld, Segretario generale dell’ONU, impegnato per la pacificazione internazionale; Carlo Urbani, medico italiano dell’OMS, per primo identificò il focolaio della SARS; Liu Xiaobo e Liu Xia, intellettuali e attivisti per i diritti umani in Cina; Ruth Bader Ginsburg, giudice della Corte Suprema americana, liberal e femminista.

Milano, 10 dicembre 2020 – Il Comitato dei Garanti dell’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano, composta da Comune, Gariwo e UCEI, ha ratificato le scelte espresse dall’Assemblea il 5 novembre scorso riguardanti il tema per le celebrazioni del 6 marzo 2021 al Giardino dei Giusti del Monte Stella di Milano: “Per una nuova umanità. Lesempio dei Giusti nel mondo segnato dal Covid”.

Le figure approvate sono:

  • il diplomatico svedese Dag Hammarskjöld, passato alla storia per l’impegno umanitario come Segretario generale delle Nazioni Unite dal 1953 al 1961;
  • il medico italiano dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) Carlo Urbani, che ha pagato con la vita la battaglia contro la SARS;
  • lo scrittore e critico letterario Liu Xiaobo, attivista per i diritti umani in Cina assieme alla moglie Liu Xia, poetessa, pittrice e fotografa;
  • la giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti Ruth Bader Ginsburg, battagliera sostenitrice della parità di genere e dell’emancipazione femminile negli Stati Uniti, icona del femminismo.

Carlo Urbani

La scelta è derivata dalla considerazione che in questo momento storico sia utile dare risalto a figure che indichino la strada da percorrere affinché l’umanità possa scegliere nel modo migliore le soluzioni a problemi collettivi, come la pandemia. Per questo vogliamo presentare le storie di chi si batte per la collaborazione internazionale e la difesa della democrazia contro ogni forma d’imbarbarimento e di controllo autoritario delle persone e per ridare alla conoscenza e alla scienza un ruolo di guida e orientamento.

Esempi di un impegno senza condizioni verso i grandi temi e i problemi del nostro tempo: da quello umanitario alla parità di genere, dalla ricerca scientifica ai diritti civili e politici – commenta il presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé -. Le figure che onoriamo sono certamente molto conosciute nel mondo, la loro iscrizione tra i Giusti è il riconoscimento della nostra comunità al lavoro che hanno svolto e alla vita che hanno dedicato all’umanità. L’auspicio è che la loro testimonianza sia d’indirizzo per le nuove generazioni, perché quanto hanno fatto queste persone rappresenta un contributo fondamentale nel lungo percorso verso una società globale più equa dal punto di vista dei diritti, del rispetto di tutti, dell’accesso alla ricerca, alle cure e ai beni fondamentali“.

Con la proposta dei nuovi Giusti abbiamo voluto indicare le quattro grandi battaglie che si presentano a livello mondiale. La battaglia per la democrazia, fondamentale di fronte alle autocrazie e ai regimi illiberali, che possono minacciare il mondo; la battaglia per il rafforzamento delle istituzioni internazionali che, sorrette dalle democrazie occidentali, possono essere oggi importanti per la prevenzioni di nuovi genocidi e crimini di massa; la battaglia per la difesa dei diritti delle donne in ogni parte del pianeta, dagli Stati Uniti, all’Europa, all’Africa e al Medio Oriente, poiché oggi le donne sono il soggetto forse più importante del cambiamento possibile e infine la battaglia per una cooperazione internazionale per la sconfitta delle pandemie, affinché il vaccino possa essere distribuito in tutti i Paesi e la ricerca medica possa essere messa a disposizione di tutte le persone – dichiara il presidente di Gariwo Gabriele Nissim -. I cinque Giusti, che abbiamo indicato, rappresentano al meglio queste istanze e possono essere un esempio per il mondo intero e per le nuove generazioni. I Giusti, come ci ricorda la parola ebraica “Tiqqun ‘olam”, ci insegnano a “raddrizzare il mondo” e il tempo in cui ci è capitato di nascere”.

Per Giorgio Mortara, vicepresidente UCEI, “le figure dei Giusti, approvate dal Comitato dei Garanti su proposta dell’Associazione, possono essere di esempio e stimolo ai giovani, ma non solo, e ben rappresentano gli ideali che proprio oggi vengono ricordati in tutto il mondo in occasione dell’anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, che sottolinea ‘la libertà e l’uguaglianza dei diritti per tutti gli esseri umani e il loro impegno nella fratellanza’”.

Ecco in breve le loro storie, disponibili per esteso sul sito di Gariwo:

Dag Hammarskjöld

Nato in Svezia, Segretario generale delle Nazioni Unite dal 10 aprile 1953 al 18 settembre 1961, quando il suo aereo si schiantò – in un incidente le cui cause non saranno mai del tutto chiarite – a Ndola (nell’attuale Zambia), nel corso di una missione per risolvere la crisi politica in Congo seguita alla proclamazione dell’indipendenza. È stato l’unico Segretario generale delle Nazioni Unite a morire mentre era in carica. Nel 1961 gli è stato conferito il Premio Nobel per la Pace alla memoria, in segno di gratitudine per tutto quello che ha fatto, per quello che ha ottenuto, per l’ideale per il quale ha combattuto: creare pace e magnanimità tra le nazioni e gli uomini”.

Carlo Urbani

Impegnato fin da giovane in operazioni umanitarie, aderisce a Medici Senza Frontiere e opera in Cambogia durante il regime dei Khmer Rossi per controllare le malattie endemiche tra la popolazione locale. Nel 2003 viene contattato dall’ospedale di Hanoi per visitare un uomo d’affari colpito da polmonite atipica ed è il primo e il solo ad accorgersi che si tratta di una nuova malattia. Lancia l’allarme al governo e all’OMS convincendoli ad adottare misure di quarantena. Colpito dalla malattia, muore dopo due settimane, dopo aver chiesto che i tessuti dei suoi polmoni siano utilizzati per la ricerca. Secondo l’OMS il suo metodo anti-pandemie rappresenta tuttora un protocollo internazionale per combattere queste malattie.

Liu Xiaobo

Scrittore, critico letterario e docente, è stato il primo cinese a ricevere il Premio Nobel per la Pace nel 2010. Nella primavera del 1989 partecipa alle proteste di Piazza Tienanmen ed è arrestato e imprigionato per 20 mesi. Promotore di Carta 08”, il manifesto ispirato a Carta ’77 di Vaclav Havel con cui sollecita l’instaurazione di un’autentica democrazia in Cina, caratterizzata dalla separazione dei poteri, dalla fine della dittatura del partito unico e dalla creazione di una federazione per proteggere i diritti delle minoranze. Nel 2009 è di nuovo arrestato e condannato a 12 anni di prigione, si ammala di cancro al fegato e muore nel luglio 2017.

Liu Xia

Poetessa, pittrice e fotografa, ha sposato Xiaobo mentre era detenuto in un campo di rieducazione nel periodo 1996-1999, dando voce costantemente alle sue idee e condividendone l’impegno per i diritti umani. Nel 2010 è sottoposta agli arresti domiciliari per impedirle di continuare a diffondere il pensiero del marito. Le viene anche proibito di mantenersi economicamente e per questo si ritrova in un grave stato di povertà, ma non rinnega mai il marito e il suo impegno. Nel 2018, dopo una serie di appelli di intellettuali e attivisti in suo sostegno, ha lasciato la Cina e si è trasferita in Germania per iniziare una nuova vita.

Ruth Bader Ginsburg

Giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti dal 1993 al 2020 (quando muore, a 87 anni), seconda donna nella storia americana e prima esponente femminile della comunità ebraica a ricoprire quella carica. Profondamente convinta, come donna e magistrato, dell’uguaglianza tra gli esseri umani, è stata una battagliera sostenitrice della parità di genere e ha dato un grande contribuito all’emancipazione delle donne. Nata a Brooklyn nel 1933 da genitori ebrei immigrati dall’Ucraina, ha dichiarato che l’identità ebraica e la formazione ricevuta nell’adolescenza le avevano inspirato empatia per altre minoranze.

I GIUSTI DEL GIARDINO VIRTUALE DEL MONTE STELLA

Il Comitato ha inoltre approvato le candidature pervenute all’Associazione per il Giardino virtuale del Monte Stella, lo spazio digitale creato nel 2017 sul sito di Gariwo per accogliere segnalazioni e testimonianze dei cittadini su figure dimenticate o sconosciute meritevoli di essere ricordate.

Si tratta di: Eugenio Damiani, Alessandro Cofini, Giorgio Paglia e Maria Lucia Vandone, Maria Mascaretti, la Famiglia Sopianac, Erich Eder, Maurizio Lazzaro deCastiglioni e Susanna Aimo.

Le loro biografie sono disponibili sul sito di Gariwo.

Su proposta di Gariwo, nel 2012, il Parlamento Europeo ha proclamato il 6 marzo Giornata europea dei Giusti” per commemorare coloro che si sono opposti con responsabilità individuale ai crimini contro l’umanità e ai totalitarismi. Dal 2018 la Giornata dei Giusti dell’umanità è divenuta solennità civile in Italia ed è celebrata con decine di iniziative nelle scuole e nei Giardini dei Giusti sorti in tutto il Paese.

com.unica, 11 dicembre 2020

*Nella foto l’Albero delle Virtù al Giardino dei Giusti di tutto il mondo di Milano