Roma, un’iniziativa per la creazione di un’Istituzione Pubblica a tutela della ricerca artistica

La ricerca artistica va tutelata esattamente come la ricerca scientifica. È attraverso la difesa e la valorizzazione della ricerca e della pratica artistica che si potrà rilanciare l’arte e la cultura italiana, fortemente colpite dalla crisi causata dal Covid 19. A sostenerlo è un gruppo di artisti e artiste di diverse discipline con un appello lanciato alle Istituzioni e alla società civile per la creazione di un’Istituzione Pubblica a tutela del lavoro e della ricerca degli artisti che operano sul territorio italiano.

“I tempi eccezionali che stiamo vivendo richiedono scelte eccezionali”, scrivono nel documento che presenta la petizione. Sull’esempio di istituzioni pubbliche già operanti in altri paesi dell’Unione Europea come per esempio la francese Maison des Artistes o la tedesca KunstlerSozialKasse, questo nuovo comitato immagina una CasaArtista che comprenda le arti visive, performative, il cinema, la musica, la letteratura, la fotografia.

Alla tutela dell’opera, sostengono nel documento, va affiancata la tutela del lavoro dell’artista, perché è attraverso la ricerca che si stimola la creatività e l’innovazione, ricerca che può durare il tempo di una vita, mentre l’opera è unicamente il risultato finale. “L’artista è nulla senza talento, ma il talento è nulla senza lavoro”, scriveva émile Zola, lavoro che per forze di cose si può basare unicamente su una pratica e su una ricerca continua, liberandoci finalmente dall’idea romantica tuttora in voga dell’ispirazione e del momento creativo.

CasaArtista non è un sindacato o un’associazione di categoria, ma si propone come una vera e propria Istituzione Pubblica la cui finalità sarà quella di promuovere e valorizzare, sul piano nazionale e internazionale, il lavoro e la figura dell’artista, attraverso una pluralità di strumenti e iniziative: aiuti alla produzione artistica; bandi di concorso; bandi per l’acquisto di materiale; atelier d’artista; festival; residenze artistiche; conferenze; progettualità sulle traduzioni; incontri e formazione del pubblico; attività nelle scuole; scambi culturali internazionali; interazioni con gli Istituti di Cultura stranieri in Italia o italiani all’Estero, e istituzioni culturali in generale; apertura di uno sportello fiscale per l’assistenza gratuita ai propri membri e il confronto con le Istituzioni in vista di una riforma previdenziale.

I firmatari del documento sono: Rino Bianchi (fotografo), Elisabetta Carosio (regista e scenografa), Michele Corleone (fotografo) Antonio Dalle Rive (artista visivo), Elvira Frosini (attrice e drammaturga), Renato Galbusera (pittore), Nicola Lo Calzo (fotografo), Beatrice Monroy (scrittrice e drammaturga), Maddalena Parise (artista visiva), Maurizio Pancotti (musicista), Diego Pasqualin (scultore), Barbara Pietrasanta (pittrice), Roberto Scarpetti (drammaturgo e sceneggiatore), Igiaba Scego (scrittrice), Massimiliano Scuriatti (scrittore), Daniele Timpano (attore e drammaturgo), Caterina Venturini (scrittrice e sceneggiatrice).

Al link http://chng.it/jXhJP4Xq di change.org è possibile firmare la petizione.


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com.unica, 18 luglio 2020