Alcune delle persone più influenti del mondo sono state prese di mira mercoledì da un massiccio e senza precedenti attacchi alle criptovalute dei loro account Twitter. Il messaggio è apparso alla fine di mercoledì pomeriggio sull’account Twitter dell’ex vicepresidente Joe Biden, candidato democratico alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti a novembre: “Restituisco alla comunità. Tutti i Bitcoin inviati all’indirizzo di seguito riceveranno il doppio del valore! Se invii $ 1.000, ti invierò $ 2.000. Solo nei prossimi 30 minuti.” Allo stesso tempo, altri messaggi dello stesso tipo, che spingono gli utenti di Internet a inviare rapidamente bitcoin a indirizzi specifici per avere il doppio, sono stati pubblicati sugli account Twitter di personaggi politici quali l’ex presidente Barack Obama e l’ex sindaco di New York Mike Bloomberg, oltre a leader del mondo della finanza e dell’economia (tra questi il co-fondatore di Microsoft Bill Gates, il capo di Tesla, Elon Musk, quello di Amazon, Jeff Bezos, l’investitore Warren Buffett). Un attacco massiccio e senza precedente alle criptovalute dei loro account Twitter. Quello di Donald Trump, un utente compulsivo del social network, non è stato vittima dell’attacco.

I messaggi sono stati rapidamente eliminati, ma sono riapparsi su altri account. Secondo il sito specializzato Blockchain.com, che tiene traccia delle transazioni in criptovalute, 12,58 bitcoin (l’equivalente di quasi 101.000 euro), sono stati inviati a uno degli indirizzi citati nei tweet fraudolenti. Il problema come fa notare il New York Times non verrebbe da una violazione della sicurezza di questi utenti con account verificati con decine o addirittura centinaia di milioni di abbonati, ma dall’amministrazione della stessa piattaforma Twitter.

Questi attacchi rilanciano le preoccupazioni sulle questioni di sicurezza informatica, in particolare su questo social network, un vero megafono politico, a meno di quattro mesi prima delle elezioni presidenziali statunitensi, tenendo ben presente il precedente poco rassicurante (soprattutto per i democratici) della campagna 2016. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno stabilito che la Russia ha coordinato gli attacchi informatici durante le ultime elezioni presidenziali negli Stati Uniti, comprese le primarie del Partito Democratico. Numerose manipolazioni di eventi o gruppi sui social network, in particolare Facebook, sono state pilotate anche da cittadini russi.

com.unica, 16 luglio 2020