La Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha approvato con voto unanime un emendamento al Decreto Rilancio che, a decorrere dall’anno accademico 2021/2022, istituisce la Scuola di Specialità in “Medicina e Cure Palliative” per i laureati in Medicina e Chirurgia (art. 5 bis del Decreto Rilancio che recita al comma 1) e introduce “il corso di cure palliative pediatriche nell’ambito dei corsi obbligatori della Scuola di specializzazione in Pediatria” (comma 3).

Le cure palliative, come definite nel progetto di legge del 2010 in cui vennero istituite in Italia,  sono quell’insieme di cure, non solo farmacologiche, volte a migliorare il più possibile la qualità della vita sia del malato in fase terminale che della sua famiglia. Spesso si utilizza il termine di “Palliative Care”, di uso sempre più frequente anche nei paesi di lingua non inglese. “Palliative Care” deriva dal latino “pallium”, definizione di un indumento simile a un mantello. Il termine inglese “care” ha un significato più ampio di quello di cura nel senso in cui lo intendiamo in Italia: “I care for you” significa anche “mi occupo di te”. E: “tu sei importante per me”.

“Con l’approvazione dell’emendamento che ho presentato al ‘DL n. 2500 Rilancio’ e che istituisce la Scuola di Specializzazione in Medicina e Cure Palliative, si conclude un ciclo che vede il nostro Paese posizionarsi tra i più avanzati da un punto di vista normativo e formativo nell’offerta di Cure Palliative – ha scritto ieri sulla sua pagina facebook l’On. Giorgio Trizzino, medico, siciliano, eletto nel M5S, primo firmatario dell’emendamento . “Sono trascorsi 40 anni da quando in Italia furono attivate le prime forme di assistenza nei confronti di chi era giunto alla fine della propria vita. Una grande spinta culturale che ha visto in prima fila professionisti ed associazioni di volontariato che hanno tracciato una strada lunga e tortuosa che oggi raggiunge questo traguardo. È giusto che siano specialisti in cure palliative ad accompagnare con la necessaria competenza e formazione universitaria la fine della vita di ogni persona e questo va fatto all’interno di un percorso di cura che comprende numerosi attori. Il Medico di Medicina Generale rimane punto di riferimento insostituibile e con esso la figura dell’infermiere che rappresenta il cardine intorno a cui si sviluppa l’assistenza. Psicologi, fisioterapisti, assistenti sociali, volontari ed assistenti spirituali compongono l’equipe assistenziale ed ognuno con le proprie competenze e specifiche formazioni curriculari.”

L’Italia con l’istituzione della Scuola di Specializzazione in Medicina e Cure Palliative si allinea finalmente agli altri Paesi dove le Cure Palliative sono più radicate e strutturate. “Ancora una volta il voto unanime di tutti i partiti vede le Cure Palliative, come è avvenuto con l’approvazione della Legge 38 del 2010 che le istituì in Italia, unire le coscienze e gli interessi di tutti” – ha sottolineato Trizzino. “Di questo dobbiamo dare atto ad una classe politica che riesce ad essere unita quando bisogna difendere i veri interessi dei cittadini. Questo risultato non può che essere dedicato al Professore Vittorio Ventafridda fondatore in Italia del Movimento delle Cure Palliative ed agli oltre 34.000 cittadini italiani che sono deceduti a causa della pandemia da coronavirus”.

com.unica, 1 luglio 2020