È morto ieri a Bologna il pianista e direttore d’orchestra Ezio Bosso. Aveva 48 anni. Il Maestro nato nella Torino proletaria, amatissimo nel mondo, era malato da tempo. Nel 2011, infatti, fu operato al cervello per l’asportazione di un tumore, e, in quelle circostanze, gli fu diagnosticata una sindrome autoimmune neurodegenerativa, i cuoi effetti risultarono simili alla SLA e non gli permisero più di suonare il pianoforte. Nonostante le malattie, però, Bosso ha continuato a dirigere fino agli ultimi mesi.

Il suo calvario ha avuto inizio nel 2011, prima una grave neoplasia, poi la malattia neurodegenerativa che in breve lo porterà sulla sedia a rotelle. Ma la grave malattia ha contrassegnato la sua rinascita come artista. Alla sua attività di pianista ha alternato quella di direttore d’orchestra, alla guida dell’organico della Fenice di Venezia, del Comunale di Bologna. Infine ha creato il suo gruppo di musicisti, la StradivariFestival Chamber Orchestra, poi ribattezzata Europe Philharmonic. Nella sua corposo produzioe musicale si devono annoverare anche 15 colonne sonore tra cui per i film di Salvatores “Io non ho paura” (2003), “Quo vadis, baby?” (2005), “Il ragazzo invisibile” (2014): composizioni che hanno ricevuto la nomination ai David di Donatello.

Lo scorso settembre aveva dovuto dire addio al pianoforte, le sue dita non rispondevano più bene, i dolori a forzarle sui tasti si erano fatti insopportabili. Ieri, nella sua casa di Bologna, si è spento “a causa del degenerare delle patologie che lo affliggevano da anni”, hanno scritto famiglia e famiglia professionale, chiedendo a tutti, nella nota, il massimo rispetto per la sua privacy. “L’unico modo per ricordarlo è, come sempre è stato, amare e proteggere il grande repertorio classico, a cui ha dedicato tutta la sua esistenza, le cui sorti sono state in cima ai suoi pensieri fino all’ulitmo”. Le esequie si svolgeranno in forma strettamente privata.

“Sono rimasto molto colpito dalla prematura scomparsa del maestro Ezio Bosso. Desidero ricordarne l’estro e la passione intensa che metteva nella musica, missione della sua vita, e la sua indomabile carica umana”. Queste le parole con cui il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato il Maestro.

com.unica, 16 maggio 2020

*La foto in alto da un post su facebook del programma “Propaganda Live” (La 7 tv)