La presentazione a Fiuggi nell’ambito della rassegna “L’Arte di Essere”, a cura dell’Unitre, Università della Terza Età

Domenica 30 giugno, nella cornice della Biblioteca Comunale, sono state presentate le poesie del pittore e poeta Luigi Centra. Romano di nascita, da anni trapiantato a Veroli, ha presentato due volumetti di poesie, “Eppur D’Amor Si Parla” e “Memorie”. L’evento, intitolato “In Viaggio Con La Mia Anima”, è stato curato da Isabella Moro e Nadia Loreti dell’Unitre, Università della Terza Età e delle Tre Età, di Fiuggi, nell’ambito della rassegna “L’Arte di Essere”, con il patrocinio del Comune di Fiuggi e dell’assessore alla cultura Marilena Tucciarelli, presente all’evento.

Le poesie, molto intense e intime, sono state recitate dall’attore Luca Simonelli, con l’accompagnamento musicale della chitarra del maestro Raimondo Pisano. Ospiti d’eccezione, l’attrice e regista Antonella Ponziani, scelta nel 1987 da Fellini per il film l’Intervista, e Nastro d’Argento e David di Donatello nel 1993 come miglior attrice protagonista per il film Verso Sud di Pasquale Pozzerese; Danilo Daita, Direttore Artistico di Sanremo D.O.C., e il cantautore Gianni Mida, dei mitici Brutos. Tra i presenti l’artista Nestore Bernardi, l’allieva del maestro Centra Patrizia Baglione e i figli – Natasha, Pietro e Laura – oltre ai nipoti e a tanti amici.

Per l’occasione è stata inaugurata una piccola mostra di pittura dell’artista, nel suo viaggio dalla Pop Art all’Espressionismo Astratto, che resterà aperta al pubblico fino al 2 luglio. Si scopre così un Luigi Centra dall’animo sensibile, esposto al dolore, alle piaghe dei ricordi, al travaglio dei pensieri, con un’anima pesante da portare.

L’artista ci racconta in due volumetti la storia di una speranza, di un incanto che nel breve giro di una stagione finisce nella cenere, di una storia importante strappata via dalla violenza dei sogni infranti e della stanchezza. Sentimenti ed emozioni provate da tutti nella vita, una storia universale di amore, ma anche di perdono e di rinascita. Perché è la speranza la vera compagna di viaggio dell’Uomo. Qui l’Arte di Essere diventa quel percorso conoscitivo, quel viaggio, che altri non è che ricerca, intuizione, immaginazione, quell’opera assoluta che trascende il tempo e lo spazio per fondersi con i luoghi della sensibilità e dell’amore, proiettivo e ricettivo, che in uno stato fecondo e creativo concepisce l’opera d’arte.

Nadia Loreti, com.unica 5 luglio 2019