L’aiuto reciproco e lo spirito di gruppo decisivi per la salvezza

Milano, 4 giugno 2019 – Stamattina il Presidente di Gariwo Gabriele Nissim e la Responsabile della Commissione Didattica della onlus Annamaria Samuelli sono stati a Crema nella Scuola Media Vailati per incontrare gli alunni delle classi II A e II B, che nella mattina del 20 marzo 2019, al ritorno dalla lezione in palestra, erano sul bus dirottato dall’autista senegalese Ousseynou Sy.

A poco più di due mesi da quel drammatico evento, che ha tenuto con il fiato sospeso tutta l’Italia, i rappresentanti di Gariwo hanno voluto rendere omaggio ai ragazzi, che con grande coraggio hanno saputo reagire collettivamente all’attacco nel tentativo di neutralizzare l’attentatore.

Nonostante la paura per le minacce subite, i ragazzi sono riusciti ad allertare le forze dell’ordine salvando se stessi ed evitando una strage, che avrebbe avuto ripercussioni tragiche sul clima sociale nel Paese.

Gariwo da anni porta nelle scuole le storie dei Giusti con l’obiettivo di aprire la pagina della memoria del bene, nella convinzione che i riferimenti ideali aiutino i giovani a mettere in atto comportamenti responsabili, che danno una qualità diversa al loro stare insieme. Dialogare con gli studenti, che hanno vissuto un’esperienza di male estremo, ma non si sono lasciati sopraffare, è stata per i rappresentanti di Gariwo l’occasione per riproporre il significato profondo dell’agire dei Giusti.

Nel confronto con gli studenti di Crema è stato sottolineato come lo spirito di gruppo e l’aiuto reciproco tra i 51 ragazzi “sequestrati” nel bus siano stati decisivi per l’esito positivo della vicenda.

Ora il clamore mediatico seguito all’attentato si è spento e la concessione della cittadinanza italiana ai due ragazzi, che hanno agito con prontezza per chiamare i soccorsi, è rimasta in sospeso. Gariwo si augura che le istituzioni risolvano presto la questione mantenendo l’impegno a riconoscere il valore del loro gesto come esempio per tutti.

Il coraggio civile e la coesione dimostrata dai ragazzi della Scuola Vailati possono diventare un argomento per l’attività didattica futura in questa e in altre scuole.

com.unica, 4 giugno 2019