[ACCADDE OGGI]

Passa alla storia come la guerra dei sei giorni il conflitto armato tra Egitto, Siria, Giordania e Israele del 1967. Un conflitto che parte da lontano e che ancora oggi permane anche se i cannoni di entrambi gli schieramenti tacciono. Il 31 maggio 1967, facendo seguito agli accordi dei giorni precedenti tra Egitto e Giordania e Siria che avevano sancito un patto di stretta alleanza e di mutua difesa, ingenti forze militari composte da contingenti giordano-irachene e egiziane furono ammassate in Giordania lungo il confine con lo Stato di Israele. La diplomazia era ormai in panne e i caschi blu dell’Onu ammassati nel Sinai e a Gaza furono fatti sloggiare dal presidente egiziano Nasser che militarizzò con le sue truppe l’intero territorio del Sinai creando dei punti di forza sugli stretti di Tiran.

Israele percepì il pericolo come una vera e propria minaccia alla “sopravvivenza” della nazione Ebraica e la risposta non si fece attendere. Dopo aver formato un governo di unità nazionale che sapeva di governo di emergenza e di guerra, Israele andò all’attacco lanciando la cosiddetta “operazione Focus”, un inferno di fuoco dal cielo che in solo due giorni distrusse la difesa aerea degli alleati arabi privandoli di ogni copertura dal cielo e costringendoli a una spaventosa ritirata terrestre che lasciò all’esercito israeliano l’intero territorio della Cisgiordania.

La fulminea avanzata israeliana e la fuga delle forze egiziane, giordane e siriane vide sventolare la bandiera con la stella di Davide a Gerusalemme, a Hebron e sulle alture del Golan. Tutto in sei giorni, sei giorni che fecero tremare il mondo incredulo e attonito per l’inaspettata reazione israeliana. Un’atroce sconfitta per gli arabi e una fulminante vittoria israeliana. Ma come sappiamo, l’inizio di una spaventosa guerra continua fatta di terrore e di morte portata per le strade tra cittadini israeliani indifesi e per reazione tra insediamenti arabi di gente sfrattata dalla loro terra.

Insomma la storia ci ricorda oggi quasi per beffa una guerra durata sei giorni ma mai interrotta perché forte è l’odio tra le parti.

(Franco Seccia/com.unica, 31 maggio 2019)