Spazio alla traduzione, arte dell’accoglienza che permette a una cultura di aprirsi all’altra senza perdere sé stessa, al Salone Internazionale del Libro di Torino con il ciclo L’Autore Invisibile. Nell’ambito dell’importante fiera, che si aprirà il 9 maggio al Lingotto, si indagherà dunque della traduzione come Lezione di accoglienza, ma anche de Lo scrittore e il suo doppio, con un confronto allo specchio tra grandi nomi della letteratura internazionale e il loro traduttore italiano; l’evento A volte ritornano sarà invece dedicato alle ritraduzioni di classici come Cervantes e Camus; e infine con I ferri del mestiere si esplorerà professionalmente il laboratorio del traduttore e tutta la filiera del libro.

La traduzione può dare lezioni di accoglienza. Per capire come, in programma l’incontro con Adrian Bravi, autore di La gelosia delle lingue (EUM) e Andrea De Benedetti con il suo La lingua feliz! (UTET). Franca Cavagnoli discuterà il tema con Eraldo Affinati, fondatore della scuola di italiano per stranieri Penny Wirton, e Siri Nergaard. Di bellezza e ospitalità dialogheranno gli scrittori Giorgio Vasta e Giordano Meacci.

Tra gli appuntamenti diLo scrittore e il suo doppio, il dialogo tra Fernando Savater e Andrea De Benedetti, Juan Villoro e Cristina Secci, Jhumpa Lahiri e Claudia Tarolo, Alan Pauls, Maria Nicola e Gina Maneri. Dell’importanza della Buchmesse per i traduttori dialogheranno Anna Mioni (AC2 Literary Agency) e Martina Testa (Sur). A volte ritornano prevede due tavole rotonde, una legata a Vittorio Bodini, con Massimo Bacigalupo, Alfonsina Nancy De Benedetto e Giuseppe Girimonti Greco, e una, moderata da Ernesto Ferrero, su Albert Camus e Il diario di Anne Frank con Yasmina Mélaouah e Antonio De Sortis. I ferri del mestiere sarà un intreccio di voci, come negli incontri Le case editrici si raccontano ai traduttori, che vedranno protagonisti Federica Magro (BUR, Rizzoli Ya, Fabbri Editore, Etas), Beatrice Masini (Bompiani), Paolo Primavera (Edicola Edizioni), Giuseppe Russo (Neri Pozza), Renata Colorni (Meridiani Mondadori), Elido Fazi (Fazi Editore), Simona Olivito (Edizioni e/o) e Lorenzo Ribaldi (La Nuova Frontiera).

Traduttore e redattore a confronto saranno una serie di dialoghi, il primo tra Lorenzo Flabbi e Elena Vozzi (L’Orma) su Acque strette di Julien Gracq, e Roberta Scarabelli ed Elisabetta Migliavada (Garzanti) su Il rilegatore di Bridget Collins, il secondo tra Giuseppe Girimonti Greco e Gianfranco Maggiulli (Adelphi) su Il bagno di Diana di Pierre Michon, e Amaranta Sbardella e Maria Leonardi (nottetempo) su Incerta gloria di Joan Sales, moderato da Franca Cavagnoli. Di diritti d’autore, dal primo contratto ai rinnovi, parlerà Elisa Comito (Strade), di tradurre gli afroamericani, invece, Monica Pareschi (NN) e Martina Testa (Sur) con Martino Gozzi, nell’incontro curato con la Scuola Holden.

La fantascienza e la sua traduzione sono al centro del confronto tra Franco Forte (Urania Mondadori), Anna Martini, Marco Schiavone (BD-JPOP); la prosa di Stephen King è oggetto della lezione di Luca Briasco, arricchita dall’incontro Forme di sostegno alla mobilità del traduttorecon Simona Cives (Casa delle traduzioni – Biblioteche di Roma).

L’incontro con Enrico Terrinoni sarà a partire dal suo Oltre abita il silenzio. Tradurre la letteratura (il Saggiatore); quello con Matteo Amandola e Leonardo Marcello Pignataro (AITI) sarà invece sulla traduzione e adattamento di Il trono di spade. Ernesto Ferrero rivelerà infine il nome del vincitore del Premio “Enriques” – Giornate della traduzione letteraria 2019.

com.unica, 8 maggio 2019