Il tema dell’edizione 2018 è “Cambiamenti”. La nazione ospite sarà Israele, con un ricco programma che esprime l’eccellenza nei differenti campi del sapere.

La 16^ edizione del Festival della Scienza, in programma a Genova dal 25 ottobre al 4 novembre, si annuncia anche quest’anno in grande stile, con un palinsesto ricco di eventi che promettono di portare una ventata di scienza tra le vie della Superba, confermando la voglia e l’impegno di Genova a reagire con decisione al momento difficile che la città sta attraversando.

Il calendario, ad oggi, prevede ben 265 appuntamenti, scanditi in 129 incontri, 13 spettacoli e 123 eventi che si terranno in varie location di spicco, distribuite nel centro della città. Il tema dell’edizione 2018 è “Cambiamenti“. La scienza ci insegna che il cambiamento è inevitabile e inarrestabile, ma che può e deve essere determinato dalle nostre scelte. Il binomio scienza-tecnologia s’impone sempre più come veicolo essenziale di cambiamento e innovazione. Al Festival si parlerà di “big science”, ma anche di come la scienza favorisce i rapporti tra le diverse culture. Tra gli argomenti centrali, le nuove frontiere della medicina, i cambiamenti climatici e la sostenibilità globale. Uno spazio speciale sarà dedicato alla tecnologia intesa come conduttore fondamentale per il cambiamento e il miglioramento della qualità di vita delle persone con disabilità.

Si rinnova la tradizione del Paese ospite. Quest’anno, ad accettare l’invito è Israele, con il quale l’Italia ha una proficua collaborazione nel campo della ricerca scientifica e dello sviluppo tecnologico e che, per motivi storici e geografici, ha fatto del cambiamento la sua ragione di esistere, emergendo nel panorama della scienza e dell’innovazione tecnologica mondiale. A Israele sarà dedicato un importante allestimento nell’esclusiva sede di Palazzo della Borsa, con mostre fotografiche e laboratori. Ci sarà, inoltre, un ricchissimo palinsesto di conferenze che vedranno protagonisti scienziati provenienti dai principali istituti di ricerca di Israele.

I visitatori saranno accompagnati da 494 animatori, selezionati fra studenti universitari e giovani ricercatori provenienti da tutta l’Italia, ai quali si affiancheranno 60 studenti delle scuole secondarie liguri coinvolti nelle attività di alternanza scuola-lavoro, nell’ambito del progetto Orientamenti 2018 della Regione Liguria, cofinanziato dall’Unione Europea.

Il programma del Festival è già disponibile sul sito www.festivalscienza.it, facilmente consultabile anche da dispositivo mobile. Il Festival vede coinvolte le istituzioni locali e nazionali, le università e molti enti di ricerca italiani in un programma multidisciplinare dove la scienza incontra l’arte, le lettere, la musica e la filosofia. Aprirà il Festival la Fields Medal 2018, il matematico Alessio Figalli. Torneranno, a grande richiesta, il medico Roberto Burioni con il giornalista Enrico Mentana e Marica Branchessi, indicata dalla rivista americana Time come una delle 100 persone più influenti al mondo. Tra i tantissimi scienziati israeliani protagonisti del Festival, Dror Seliktar, vincitore del Premio Rita Levi-Montalcini 2017, e Menny Barzilay, evangelist e esperto internazionale di cyber security. 

Sui temi legati ai cambiamenti climatici interverranno Johanna Haigh, codirettore del Grantham Institute – Climate Change and the Environment all’Imperial College di Londra, e Gilles Boeuf, docente dell’Università di Paris-VI Pierre et Marie Curie, mentre Minoru Asada, professore della Osaka University, svelerà il futuro della robotica cognitiva. Arricchiranno il programma grandi nomi della cucina italiana e internazionale come chef Rubio, che racconterà il suo progetto “Ricette per il Cambiamento” realizzato in collaborazione con IFAD, il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo delle Nazioni Unite, e chef Ezra Kedem che ci condurrà, con un percorso di degustazione, alla scoperta della nuova cucina israeliana. Tra i nomi noti, anche il celebre fumettista Zerocalcare, protagonista di un originale dialogo con Giorgio Paolucci, direttore di SESAME, laboratorio internazionale con sede in Giordania, conosciuto come il CERN del Medio Oriente. 

Sebastiano Catte, com.unica 24 ottobre 2018