Alla Camera dei Deputati è stato presentato il dossier “L’Antisemitismo contemporaneo in Europa”, introdotto dall’Istituto Machiavelli e curato dalla giornalista Fiamma Nirenstein che da anni analizza e denuncia il nuovo antisemitismo. Relatore dell’evento che si è svolto presso la sala stampa di Montecitorio Guglielmo Picchi, deputato della Lega Nord e sottosegretario di Stato per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale, il quale durante la conferenza ha criticato duramente l’atteggiamento di Onu e Unesco nei confronti di Israele promettendo che durante il suo mandato vigilerà su qualsiasi atteggiamento ostile nei confronti dello stato ebraico.

Sono stati quattro i temi principali dell’interessante dossier: lo sviluppo degli stereotipi razziali contro gli ebrei negli anni e l’israelofobia di oggi, il difficile rapporto tra la sinistra e Israele e l’israeolofobia progressista, il conflittuale rapporto tra Europa e Gerusalemme e l’antisemitismo islamico. Il sottosegretario agli esteri Guglielmo Picchi, intervistato a margine dell’evento da Radio Radicale, si è soffermato sull’ostilità nei confronti della presenza della Brigata Ebraica alle celebrazioni del 25 aprile e ha definito Israele “Ultimo e unico bastione di democrazia nel Medio Oriente”, condannando i “tantissimi episodi di antisemitismo in molti paesi europei, anche in Italia”. Secondo Picchi, che ha condannato il nuovo antisemitismo dell’area progressista europea, il “caso più eclatante quello del leader laburista Corbyn che ha tollerato apertamente antisemiti tra i parlamentari e i membri del suo partito”.

Il leader dei laburisti britannici ha recentemente presenziato ad una manifestazione in omaggio della formazione terroristica palestinese Settembre Nero. Proprio sulla causa palestinese si è soffermato ancora Picchi: “Anche il sostegno alla causa palestinese ha generato antisemitismo strisciante. Giusto essere solidali e sostenere le cause del popolo palestinese quando lo si ritiene opportuno, ma non si possono tollerare atti contro l’esistenza di Israele”. Infine, sulla possibilità di ingresso di Israele nell’Unione Europea, l’esponente del Carroccio si è dichiarato “Assolutamente favorevole. Israele è una democrazia occidentale, europea. Diviene però un po’ difficile nel momento in cui l’Ue non riesce a tenere nemmeno l’Ungheria. Con questa Europa qui di oggi non so se possa essere il consiglio giusto da dare a Israele”.

Fiamma Nirenstein, intervistata sempre da Radio Radicale, ha invece commentato: “Ho scritto tanti libri sull’antisemitismo in Europa. L’antisemitismo è un mostro multiforme, si passa dall’odiare l’ebreo come singolo all’odiare l’ebreo collettivo, cioè Israele. Anche per questo motivo un ebreo su quattro se ne va dall’Europa. Con il mio lavoro cerco di analizzare cause e sviluppi dell’antisemitismo odierno”. Anche alla giornalista è stata fatta la domanda sul “sogno di Pannella di fare entrare Israele nell’Unione Europea”. Fiamma Nirenstein ha risposto così: “Pannella aveva capito che bisognava avere con Israele un rapporto privilegiato mentre l’Europa si avviava ad un discorso di critica feroce e insensata, con punte di antisemitismo, nei confronti di Israele”.

(com.unica, 5 ottobre 2018)