Mentre a Rio de Janeiro l’Olimpiade ci offre le ultime performance atletiche prima dell’apoteosi finale di domani, in Italia è già tempo di Campionato. La serie A prende il via oggi con due anticipi che vedranno impegnate Juventus e Roma, vale a dire la candidata numero uno alla vittoria finale e la squadra che a giudizio di molti osservatori più di ogni altra avrebbe le carte in regola per contendere lo scudetto agli uomini di Allegri.

La Juve, che ospiterà allo Stadium la Fiorentina (inizio ore 20.45) non si presenterà con la formazione completa per via delle probabili assenze dei due neo-acquisti Pianic (leggermente infortunato) e di mister 90 milioni Higuain, ancora in ritardo di condizione. La gara di stasera ci potrà dire poco pertanto sull’effettiva forza di una compagine che, almeno sulla carta, dovrebbe vincere a mani basse il campionato e porre una seria candidatura alla conquista della Champions League, che in fondo è il vero grande obiettivo della stagione. Sarà però interessante scoprire quale potrà essere l’apporto a un impianto di gioco già ampiamente collaudato dei nuovi acquisti Dani Alves e soprattutto del giovane 21enne croato Marko Pjaca, che secondo Allegri potrebbe rivelarsi come l’uomo in più dei bianconeri nell’arco della stagione.

Gli scudetti però non si vincono a tavolino ed è ampiamente risaputo che non sempre è sufficiente esibire i nomi migliori in ogni ruolo per avere la garanzia del successo finale. Lo sa bene Luciano Spalletti, che con la sua Roma esordirà in campionato nell’anticipo all’Olimpico contro l’Udinese di Iachini (inizio ore 18). E non è detto che non sia proprio il tecnico toscano di Certaldo ad essere il vero valore aggiunto dei giallorossi dopo la brillante esperienza dello scorso torneo, quando subentrato a campionato in corso a Garcia, è riuscito nell’impresa di rivoltare letteralmente la squadra come un calzino, dandole coscienza dei propri mezzi oltre che un gioco imprevedibile e spettacolare, spesso senza alcun attaccante di ruolo. Un’ottima riprova è stata fornita qualche giorno fa in Portogallo contro il Porto nell’andata del preliminare di Champions League: fino a quando le due squadre erano in parità numerica la Roma ha potuto esibire infatti grande personalità, classe, una forte determinazione nell’imporre il proprio gioco. La perdita di Pjanic sembra essere stata ben assorbita dalla squadra, che avrà quest’anno uno Strootman in più a centrocampo e potrà contare sul rientro del giovane Paredes, messosi in mostra lo scorso anno ad Empoli. Le incognite riguardano soprattutto i nuovi innesti in difesa e Dzeko: se il bosniaco riprenderà a far gol come in Germania e in Inghilterra allora i tifosi giallorossi potranno davvero sognare in grande.

(Sebastiano Catte/com.unica 20 agosto 2016)