Chiara la matrice islamica dell’attentato, l’Isis lo rivendica: “gli assalitori sono nostri soldati”.

Assalto terroristico vicino a Rouen in Francia: due uomini armati di coltelli hanno fatto irruzione in una chiesa di Saint-Etienne-du Rouvray ed hanno ucciso il parroco Jacques Hamel di 86 anni – sgozzandolo – dopo averlo preso in ostaggio insieme a due suore e due fedeli, uno dei quali è rimasto ferito gravemente. Entrambi gli assalitori sono stati abbattuti dalla polizia. È stata un’altra suora – che a sua volta è riuscita a scappare – a dare l’allarme.

Una tv francese sostiene che uno dei due terroristi fosse schedato con la lettera S, quella che indica gli individui potenzialmente radicalizzati a rischio di passare all’azione, ed è stato in carcere fino a marzo dopo aver tentato di arruolarsi nella jihad in Siria. Non sembrano esserci quindi dubbi sulla matrice islamica dell’agguato: lo ha confermato il presidente francese Francois Hollande nel denunciare “l’ignobile atto terroristico” e anche Daesh ha rivendicato l’attentato attraverso l’agenzia Amaq: “gli assalitori sono nostri soldati”.

Hollande, che è nato a Rouen, si è recato sul posto insieme al ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve. “Sappiamo che Daesh ci ha dichiarato guerra” – ha detto il Presidente francese . “Siamo stati colpiti tutti da questa tragedia. Dobbiamo restare uniti. Nessuno ci deve toccare. La nostra volontà è combattere questi terroristi, faremo il possibile, impiegando tutte le forze di sicurezza. La nostra forza e la nostra coesione ci aiuteranno”. Il premier francese Manuel Valls, in un messaggio su Twitter, esprime “orrore di fronte al barbaro attacco nella chiesa di Seine-Maritime. La Francia intera e tutti i cattolici sono stati colpiti. Risponderemo in modo unito”.

Il portavoce del Vaticano Federico Lombardi ha fatto sapere che Papa Francesco è informato e “partecipa al dolore e all’orrore per questa violenza assurda, con la condanna più radicale di ogni forma di odio e la preghiera per le persone colpite”. “Siamo particolarmente colpiti”, continua il portavoce, “perché questa violenza orribile è avvenuta in una chiesa, un luogo sacro in cui si annuncia l’amore di Dio, con la barbara uccisione di un sacerdote e il coinvolgimento dei fedeli”.

Si è anche appreso che è in corso a Cracovia, dove si svolge la Giornata mondiale della Gioventù che vedrà da domani anche la presenza del Pontefice, un vertice di crisi tra i vescovi francesi dopo la tragedia terroristica. A riferirlo sono gli organi di stampa francesi dalla città polacca, rilevando che la maggior parte dei vescovi si trova attualmente in Polonia.

(com.unica, 26 luglio 2016)