“Non ho votato per il rinnovo del Parlamento e non voterò. Non serve, Sisi ha messo al bando qualsiasi forma di opposizione”. Così in un’intervista il celebre scrittore egiziano Ala al Aswani denuncia duramente la mancanza di democrazia nel paese, dovuta al regime e alla censura del presidente Abdel Fattah Al-Sisi. “Mi è stato vietato di scrivere sui giornali egiziani, non posso apparire alla televisione”, afferma al Aswani.

Sul ‘Corriere della Sera’ anche il ritratto di Naguib Sawiris, leader del “Partito degli Egiziani Liberi”, da lui fondato insieme a cinquemila attivisti legati al vecchio regime di Hosni Mubarak, pronti però a cercare una terza via tra Fratelli Musulmani e militari revanscisti.

“Abbiamo battuto i fascisti religiosi”, ha affermato Sawiris che, guidato dalla speranza di costruire un Egitto “libero e democratico” potrebbe presto trovarsi a controllare il gruppo parlamentare più numeroso, nonostante il misero 26 percento di affluenza alle urne nella prima tornata elettorale.

(com.unica, 28 ottobre 2015)