L’esempio dell’America “grande” del presidente Lincoln e Martin Luther King, la difesa dei migranti e della figura dello straniero, l’abolizione della pena di morte e la guerra aperta alla vendita delle armi: sono queste le tematiche principali del discorso che papa Bergoglio ha indirizzato al Congresso degli Stati Uniti.

Il papa ha fatto poi riferimento a Mosè: “ll vostro è un lavoro che mi fa riflettere sulla figura di Mosè, per due aspetti. Da una parte il patriarca e legislatore del popolo d’Israele simbolizza il bisogno dei popoli di mantenere vivo il loro senso di unità con gli strumenti di una giusta legislazione. Dall’altra, la figura di Mosè ci conduce direttamente a Dio e quindi alla dignità trascendente dell’essere umano. Mosè ci offre una buona sintesi del vostro lavoro: a voi viene richiesto di proteggere, con gli strumenti della legge, l’immagine e la somiglianza modellate da Dio su ogni volto umano”.

Un intervento definito dai media americani, “nettamente progressista” e che ha lasciato di sasso la fazione repubblicana. Il 23, secondo quanto ha riportato ‘l’Osservatore romano’, Bergoglio ha invece fatto visita ai vescovi statunitensi riuniti a Washington aprendo il suo discorso con un augurio indirizzato agli ebrei per la celebrazione dello Yom Kippur.

(com.unica, 25 settembre 2015)