Numerosi organi di informazione riprendono l’articolo apparso ieri sul quotidiano israeliano Haaretz in cui si riportavano alcune indiscrezioni – senza specificarne la fonte – secondo cui il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni e la presidente della Comunità ebraica capitolina Ruth Dureghello avrebbero espresso al presidente d’Israele Reuven Rivlin, nel corso della sua recente visita nella Capitale, il desiderio di non vedere confermata la nomina della giornalista ed ex parlamentare italiana Fiamma Nirenstein a prossimo ambasciatore d’Israele in Italia. La perplessità sulla nomina sarebbe motivata dagli incarichi ricoperti in passato da Nirenstein, ex deputato della Repubblica e vicepresidente della Commissione Esteri della Camera e dal “timore di alimentare i sospetti di ‘doppia lealtà’ sugli ebrei italiani e che ciò potesse ripercuotersi sulle relazioni fra i due paesi e suscitare effetti negativi”. Il quotidiano “ Il Messaggero” riporta un commento di Dureghello così come segue: “Quello con Rivlin è stato un incontro privato, non commento ricostruzioni giornalistiche. Su questo tema abbiamo sempre avuto una linea di condotta molto coerente, non sta a noi valutare le decisioni del governo israeliano” mentre non appaiono dichiarazioni attribuite a rav Di Segni.

(com.unica, 9 settembre 2015)