l premier Giuseppe Conte ha incontrato a Roma il vicepremier del governo del Qatar, Mohammed bin Al Thani, e il numero due del governo di Tripoli, Ahmed Maiteeq. “Auspichiamo un cessate il fuoco immediato e il ritiro delle forze dell’esercito di Liberazione nazionale”, ha detto Conte dopo l’incontro (Rai News). “Al Thani – ha spiegato Conte in sala stampa a Palazzo Chigi – è reduce da una visita in altri paesi, anche loro sono fortemente preoccupati per l’escalation in Libia. Abbiamo espresso la forte preoccupazione per la deriva militare, non riteniamo questa possa essere la soluzione, stiamo lavorando con la massima determinazione per evitare che continuino le ostilità militari. Vogliamo un cessate il fuoco e auspichiamo il ritiro delle forze Lna”.

Il presidente libico Fayez Serraj, in due interviste rilasciate a Corriere e Repubblica, ha detto che “ci sarebbero 800mila migranti potenzialmente pronti a partire per l’Italia”. Se la Libia diventa ancora più insicura – afferma – l’Europa deve prepararsi a subirne le conseguenze con ondate di arrivi di disperati. E le vostre polizie sanno bene che con loro possono esserci elementi criminali, oltre a unità di jihadisti pronte a colpire. Isis per ora sembra battuto, ma le sue cellule dormienti sono ancora pronte, crescono e si alimentano nel caos. Senza parlare della crisi nel settore energetico. Indubbiamente il protrarsi della guerra è destinato a investire i pozzi e i campi di gas e petrolio.

L’inviato speciale in Libia dell’Onu, Ghassan Salamè, si scaglia contro Haftar: “Il suo è un colpo di Stato non un’operazione anti-terrorismo” (Ansa).

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, finora, nell’offensiva militare contro Tripoli iniziata il 4 aprile sono rimaste uccise almeno 147 persone e altre 614 sono state ferite (Il Post). È il nuovo bilancio diffuso dall’Organizzazione mondiale della sanità sulla situazione in Libia a partire dall’inizio dell’offensiva di Khalifa Haftar contro Tripoli lanciata il 4 aprile scorso. Gli scontri hanno prodotto almeno 18mila sfollati, secondo le stime dell’Onu.

com.unica, 16 aprile 2019